La Nuova Sardegna

Cagliari

furtei

Arriva la pioggia, l'ex miniera diventa una "bomba" ecologica

Luciano Onnis
Un bacino di sversamento nell'ex miniera di Furtei
Un bacino di sversamento nell'ex miniera di Furtei

Allarme del sindacato: «Bacini infestati di veleni come arsenico, cianuro e cadmio: la Regione rinnovi la convenzione che garantisce la presenza dei lavoratori»

27 novembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





FURTEI. Si ripresenta puntuale a ogni inizio della stagione delle piogge il problema della risanamento ambientale nella ex miniera dell’oro di Furtei, notoriamente infestato, soprattutto nel bacino sterili, di sostanze velenose come arsenico, cianuro, cadmio e numerosi altri metalli pesanti nocivi.

«La Regione deve dare risposte immediate sulla convenzione che riguarda gli interventi minerari nell'area di Santu Miali assegnati all’Igea – sostiene Emanuele Madeddu, segretario provinciale della Filctem Cgil del Medio Campidano -. Come scritto nella lettera dell’Igea alla Regione del 12 novembre e nella successiva del 24 novembre ultimo scorso, dal primo dicembre non ci sarà copertura finanziaria e quindi convenzione per garantire i servizi nel cantiere ex minerario. Si tratta di un fatto gravissimo perché l'attività portata avanti dai lavoratori riguarda la custodia e la gestione del sito, opere che comprendono il sistema di pompaggio acque, il mantenimento in efficienza e sicurezza di canalizzazioni, dighe, argini e scavi, oltre che la sorveglianza di cantiere compresa la cosiddetta area cianuro».

Pertanto, alla luce delle richieste presentate dall'azienda, si rendere necessario istituire subito un tavolo di concertazione propedeutico al rinnovo di almeno sei mesi della convenzione. «È bene ricordare – prosegue Emanuele Madeddu - che il primo dicembre scadono anche i primi contratti dei lavoratori che garantiscono questo servizio. Per questo motivo si rende necessario un intervento tempestivo da parte della Regione perché la situazione cui si andrebbe incontro sarebbe gravissima. Non è in alcun modo accettabile il silenzio che continua ad arrivare dalla Regione. I problemi sono seri e importanti e devono essere affrontati con senso di responsabilità».

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative