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Cagliari

Cagliari, pasta scaduta e blatte nelle cucine: Miglio respinge le accuse alla Caritas

Cagliari, pasta scaduta e blatte nelle cucine: Miglio respinge le accuse alla Caritas

Conferenza stampa dell'arcivescovo dopo i controlli sanitari della Asl negli ambienti dove vengono preparati i pasti per una media giornaliera di 500 persone, salite a 900 con gli ultimi arrivi di immigrati

03 giugno 2015
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CAGLIARI. Pasta fresca scaduta nei freezer della mensa della Caritas diocesana di Cagliari e blatte morte nelle cucine, ma i responsabili respingono le accuse di scarsa attenzione alle norme igienico-sanitarie. «Mettiamo il massimo impegno nell’osservanza delle regole, se sarà comminata una sanzione la pagheremo e se sarà necessario sospendere il servizio per qualche giorno lo faremo, anche se con dispiacere», così l’arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio ha chiarito, questa mattina in una conferenza stampa, le vicende nate dopo un controllo che gli ispettori dell’azienda sanitaria locale hanno effettuato nei locali della mensa di viale Fra Ignazio.

«Lo scorso giovedì sono arrivati gli uomini della Asl per fare delle verifiche, hanno trovato delle confezioni di pasta fresca che avevamo congelato prima della data di scadenza del prodotto», ha spiegato Andrea Nicolotti, responsabile della mensa, «ora sono in corso le verifiche e ci comunicheranno se saranno riscontrate irregolarità». «La merce è stata sequestrata in via cautelativa, e non è stata riscontrata la presenza di cibo alterato o nocivo», ha sottolineato don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana.

«Tutto il cibo che ci viene consegnato viene utilizzato, ciò che resta viene surgelato grazie a un abbattitore termico per poter conservare un quantitativo sufficiente per far fronte alle nostre esigenze». Nella mensa dei poveri di Cagliari la Caritas eroga una media di cinquecento pasti al giorno, che nei momenti di emergenza, come in questi giorni con l’arrivo degli immigrati, arriva anche a otto/novecento.

Secondo i dati forniti dalla stessa Caritas l’ottanta per cento degli utenti è sardo, gli altri sono immigrati. «Nelle mense delle regioni del Nord Italia la proporzione è invertita e ad accedere al servizio sono in maggioranza gli immigrati», ha sottolineato don Marco Lai, riferendosi alle sull’accoglienza dei migranti. Parte delle risorse economiche utilizzate dalla Caritas per questi servizi arrivano dal Comune di Cagliari (385mila euro), il resto sono risorse proprie (oltre 150mila euro), a cui si aggiungono circa 200mila euro, frutto dell’otto per mille, destinati all’assistenza delle famiglie indigenti. La Caritas ha attivato anche il Prestito della speranza: oltre seicentomila euro a disposizione per i prestiti alle famiglie in difficoltà.

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