La Nuova Sardegna

Cagliari

Quartu, a due mesi dall'elezione il sindaco si dimette

Stefano Delunas (al centro) nel giorno della sua elezione (foto Mario Rosas)
Stefano Delunas (al centro) nel giorno della sua elezione (foto Mario Rosas)

A conclusione di una settimana di tormenti all'interno del suo stesso partito, il Pd, Stefano Delunas ha lasciato la carica di primo cittadino durante una concitata seduta di consiglio comunale, ha 20 giorni di tempo per ripensarci prima del commissariamento del comune

05 agosto 2015
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CAGLIARI. A quasi due mesi dalle elezioni Quartu Sant'Elena, 70 mila abitanti e terza città della Sardegna per numero di abitanti, è già senza sindaco. Il primo cittadino Stefano Delunas si è dimesso in aula ieri sera al termine di una concitata seduta di Consiglio comunale, piena di colpi di scena e accompagnata dal rumoreggiare del folto pubblico presente sugli spalti. Addio, ma forse è più un arrivederci.

L'ipotesi del «tutti a casa» e del commissariamento potrebbe essere scongiurata già oggi o nei prossimi giorni. Il sindaco ha infatti venti giorni di tempo per ritirare le dimissioni e le condizioni per il ritorno in sella potrebbero essere create con un chiarimento con il Pd, dal momento che il problema è tutto interno al partito. 

Il braccio di ferro è iniziato nelle scorse settimane in aula quando si è trattato di votare le dichiarazioni programmatiche, dove l'astensione del Pd è stata numericamente decisiva per la bocciatura. Da quel momento il partito aveva annunciato l'appoggio solamente esterno a Delunas. Ieri, alla ripresentazione del programma, il sindaco ha iniziato con la lettura dei suoi piani per il futuro, prima di una sospensione. Il primo cittadino è quindi rientrato in aula chiedendo il rinvio al giorno successivo. Ma dai banchi dell'opposizione la minoranza ha protestato.

L'ex sindaco Mauro Contini ha chiesto le dimissioni di Delunas, mentre Tonio Pani, ex candidato sindaco, ha annunciato di essere pronto a firmare le dimissioni da consigliere, assieme a 14 colleghi, per chiudere definitivamente la consiliatura. A quel punto Delunas ha ripreso la parola per leggere in aula la lettera delle proprie dimissioni. Invitando però i consiglieri a firmare nello stesso foglio il loro addio. L'annuncio è stato accolto da un rumoreggiare degli spalti, con l'invito dall'aula, a seduta ormai chiusa, a far intervenire i vigili urbani. Oggi l'incontro con il Pd, forse decisivo per un ripensamento, cui partecipano il sindaco dimissionario, il segretario regionale Renato Soru, il segretario cittadino del Pd Stefano Piras.

I dissidi tra Delunas e il Pd (di cui è dirigente regionale e nazionale) sono cominciati al momento della formazione della giunta. I sostenitori di Stefano Delunas affermano che la corrente Sinistra Dem, a Quartu molto forte, avrebbe voluto avere un peso maggiore nella scelta dei nomi degli assessori, arrivando a chiedere cinque assessori su otto che potevano essere nominati. Delunas avrebbe chiesto di condividere le scelte, quindi di discuterle, ma, sempre secondo i sostenitori del sindaco appena dimesso, all'interno della segreteria cittadina ci sarebbe stato un irrigidimento: non si tratta col sindaco per la giunta, si appoggia l'esecutivo sì, ma dall'esterno. Situazione piuttosto insolita, non poteva durare e infatti non è durata.

L'incontro con i vertici del Pd dovrebbe servire a sciogliere il nodo che si è formato e che ha soffocato ogni azione necessaria, prima fra tutte la presentazione del programma del sindaco.

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