Cagliari, docenti a rischio emigrazione: sos alla Regione
Nuova manifestazione degli insegnanti che entro il 14 agosto 2015 devono presentare la domanda per indicare le 100 province in cui essere eventualmente trasferiti, chiedono che il Governo per la Sardegna sospenda l'obbligo di presentare il documento
CAGLIARI. Professori e maestri in mezzo alla strada con uno striscione in mano, lungo la linea di mezzeria, davanti al palazzo di viale Trento, a Cagliari, in attesa delle risposte della Regione e del Governo.
La protesta («Scuola sarda Docenti sardi», si legge nello striscione) di un gruppo di insegnanti, iniziata sotto i portici, si è trasferita per una decina di minuti tra le auto, ma senza intralci e particolari disagi al traffico: le vetture comunque potevano passare nelle due direzioni di marcia.
Tutto questo aspettando che Roma contatti e dia le prime risposte all'assessore Claudia Firino. In ballo una richiesta di sospensiva dei termini per la presentazione delle domande (scadenza 14 agosto 2015) di assunzione. Ma più un generale si cerca una soluzione per evitare una emigrazione di massa delle cattedre. Dopo il blitz gli insegnanti sono ritornati ancora davanti all'ingresso del palazzo: una delegazione ha chiesto di incontrare il presidente della Regione Francesco Pigliaru e la stessa Firino. Docenti decisi: pronti a rimanere in presidio a oltranza.