Cagliari, grande distribuzione: sit in dei dipendenti in piazza Yenne
Cento lavoratori chiedono ai cittadini di non fare la spesa in segno di solidarietà verso cinquemila sardi che combattono contro un contratto capestro
CAGLIARI. «Fuori tutti»: è questo lo slogan scelto dai dipendenti della grande distribuzione che, aderendo alla prima delle due giornate di sciopero nazionale già proclamate, anche a Cagliari hanno invitato i consumatori a non fare la spesa oggi in segno di solidarietà ai lavoratori.
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Sono un centinaio i manifestanti che - stamane 7 novembre 2015 nella centrale piazza Yenne - si sono dati appuntamento per un sit-in contro le associazioni Federdistribuzione, Confesercenti e Cooperazione per il mancato rinnovo del contratto. Imponente la presenza di cappellini, bandiere e fischietti.
«In Sardegna rappresentiamo circa 5 mila lavoratori», ha spiegato all’Agi Simona Fanzecco della Filcams Cgil che con Fisascat e Uiltucs ha promosso lo sciopero.
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Secondo quanto spiegato dai sindacati, le associazioni che rappresentano i datori di lavoro vorrebbero cancellare gli scatti d’anzianità, non conteggiare tredicesima e quattordicesima sul Tfr, eliminare parte dei permessi retribuiti, distribuire le ore di lavoro nei periodi di maggiore afflusso per poi recuperare in quelli di calma e negare ogni aumento salariale per il 2014 e 2015. Per il 2016 si parla di un incremento possibile di 85 euro lordi. «Rischiamo davvero di tornare indietro sui diritti», ha concluso Fanzecco.