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Iglesias, lavoro e migrazioni nelle "Giornate del cinema del Mediterraneo"

Tamara Peddis
Iglesias, lavoro e migrazioni nelle "Giornate del cinema del Mediterraneo"

Il direttore artistico Enrico Pau: "Si tratta di un cinema nuovo, politico, solidale, creativo, duro e pieno di storie". La manifestazione nel centro culturale di via Cattaneo, fino al 30 novembre 2015

21 novembre 2015
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CAGLIARI. Si è aperta ieri ad Iglesias la VIII edizione della rassegna “Giornate del cinema del Mediterraneo”, organizzata da Centro iniziative culturali Arci cittadino e con la direzione artistica del regista Enrico Pau. “Oltre i muri, identità e trasformazione” è questo il titolo dell'edizione 2015 che mette in evidenza i temi fortemente attuali della società come i confini, l'integrazione, il lavoro, le migrazioni dei popoli, il confronto di culture diverse in un mondo che si caratterizza sempre più globalizzato e al quale bussano con forza gli esclusi. Cinema che si lega al Mediterraneo, al lavoro e alla Sardegna.

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Sono questi i tre temi principali sui quali ruota la rassegna. “Si tratta di un cinema nuovo, politico, solidale, creativo, duro e pieno di storie”, ha precisato il direttore Enrico Pau che ha basato la scelta dei film in programma su quelli che non rifiutano lo “sguardo in camera” cioè un' inquadratura nella quale l'attore guarda lo spettatore, il quale a sua volta si sente direttamente coinvolto dentro la materia narrativa del film.

“Una tecnica difficile per il regista - ha spiegato Enrico Pau - con l'obiettivo di guardare negli occhi lo spettatore e responsabilizzarlo su temi dolorosi e universali come quelli che stiamo vivendo”. Il programma della manifestazione che si svolge nel centro culturale di via Cattaneo e si chiuderà il prossimo 30 novembre 2015, mette l'accento anche sulle produzioni cinematografiche sarde dei registi Francesco Piras, con “ Trenta piedi sotto il mare”, Daniele Atzeni “ Madre acqua”, Antonio Mannu “ Intro e Fora – undici storie sarde”, Gianluca Nieddu che presenta il film “ Anche se non sono gigli”, Gianfranco Cabiddu con il documentario “Faber” e Gianfranco Mura che insieme al regista barese, Raffaello Fusaro, hanno realizzato il film “Le fiabe inziano a Cabras”.

Film e registi isolani si potranno vedere e conoscere nelle serate del 24 e 25 novembre 2015 dedicata al Cinema e Sardegna. “ Questa rassegna - ha spiegato Pietro Tocco, presidente Cic Iglesias - rappresenta per la città una speranza affinchè possa riprendere l'impegno culturale sull'arte cinematografica anche attraverso laboratori, produzioni e l'allestimento di un archivio del Cic di oltre ottomila pellicole che rappresentano un prezioso patrimonio”.

Negli spazi espositivi del centro culturale sono stati allestiti anche due mostre: un esposizione fotografica di Antonello Casu “Ancora non son tempi” e la mostra intitolata “ Palestina” a cura dalla Caritas diocesana e della Sardegna. L'intero programma della rassegna può essere consultato nel sito www.arciiglesias.com .

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