La Nuova Sardegna

Cagliari

Al Quirinale il presepe di Maria Crespellani per rappresentare la Sardegna

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla mostra dei presepi, a sinistra l'assessore regionale agli Affari generali Gian Mario Demuro
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla mostra dei presepi, a sinistra l'assessore regionale agli Affari generali Gian Mario Demuro

Il sughero, la pietra e le figurine di terracotta realizzati dall'artista cagliaritana nella sala di Augusto assieme alle altre rappresentazioni sacre provenienti da tutta l'Italia. L'esposizione è stata inaugurata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella

11 dicembre 2015
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CAGLIARI. È l'opera dell'artista Maria Crespellani a rappresentare la Sardegna alla mostra dei presepi allestita nella sala di Augusto del Palazzo del Quirinale fino al prossimo 7 gennaio. L'esposizione, inaugurata alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ospita i presepi provenienti da tutte le regioni e le province autonome d'Italia in un periodo in cui il Capo dello Stato riceve molte delegazioni internazionali.

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Alla cerimonia di inaugurazione ha preso parte per la Sardegna, insieme ai rappresentanti delle altre regioni italiane, l'assessore degli Affari generali Gianmario Demuro. «Il presepe della Sardegna - ha detto Demuro nel presentare l'opera al Capo dello Stato - vuole richiamare i luoghi dell'isola attraverso tre componenti caratteristiche come la pietra, la quercia e il lino e rispecchia il talento e la creatività delle donne, dotate di una sensibilità speciale».

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Demuro ha poi voluto sottolineare il significato dell'esposizione che «esalta il valore dell'unità nazionale nel rispetto delle peculiarità e delle vocazioni delle singole regioni». Realizzato nel 1999, il presepe di Maria Crespellani segna un passaggio importante nel percorso creativo della novantenne ceramista e scultrice cagliaritana che comincia ad inserire materiali tratti dalla natura sarda, in questo caso il sughero e la pietra, accanto alla terra bianca, da lei usata normalmente.

Il racconto evangelico viene narrato attraverso piccole figure stilizzate in terracotta, mentre il ramo di sughero accresce le suggestioni dell'ambientazione. Per dare maggiore senso alla rappresentazione sacra, l'artista ha inserito la scena della fuga in Egitto (episodio dell'infanzia di Gesù), che oggi richiama il dramma degli sbarchi dei migranti. La mostra è visitabile per alcuni giorni: 18, 23, 28 e 29 dicembre, 4 e 5 gennaio. L'ingresso è gratuito.

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