A Carloforte va in scena il "Presepe dell'accoglienza"
Tra le altre iniziative natalizie quella del pomeriggio della vigilia, quando il comitato spontaneo Carloforte running organizzerà la speciale corsa “Babbo Natale per i carruggi”
CARLOFORTE. Si chiama “Presepe dell'accoglienza” la manifestazione natalizia che il comune e la cooperativa Millepiedi hanno organizzato alle 19 di oggi martedì 22 dicembre a Porta Leone, lungo le storiche mura di cinta.
L’evento riflette la conclusione dei laboratori d’arte nel sociale condotti da Marta Fontana avviati a novembre, presso il Centro di aggregazione sociale, con attività rivolte a giovani e adulti svantaggiati e non, nell’ottica di un’integrazione attraverso l’esperienza artistica di gruppo, alla quale hanno aderito appassionati d’arte, beneficiari della legge regionale 20 e 162 /98, il gruppo di auto mutuo aiuto “Punti e Parole”, educatori, volontari, il gruppo folk e l'Auser locali.
I laboratori sono stati incentrati sulla manipolazione dell’argilla e orientati alla creazione di piccole sculture ispirate alle figure che nel presepe simboleggiano l'accoglienza (re magi, pastori ed angeli), mentre i bambini del Centro di aggregazione minorile hanno creato delle candele, segno di luce e nuova vita. Stasera, i partecipanti saranno coinvolti nella costruzione di un grande presepe che, da un fulcro centrale luminoso, si aprirà in tutte le direzioni.
Tra le altre iniziative natalizie, quella del pomeriggio della vigilia, quando il comitato spontaneo Carloforte running organizzerà la speciale corsa “Babbo Natale per i carruggi”, dove ognuno potrà partecipare munito di maglietta rossa e tipico cappello di Babbo Natale, con offerte da devolvere alla Croce Azzurra. Il dicembre di solidarietà a Carloforte, si è aperto con la vendita di stelle di natale pro Ail condotta dall'Avis, poi quella delle casette luminose pro Telefono Azzurro alla Pro Loco, le scuole per l'Unicef, l'associazione animalista Acùa presso il mercatino di Natale all'Exme ed i Lions, con il concerto natalizio nella chiesa di San Pietro Apostolo. (simone repetto)