La Nuova Sardegna

Cagliari

Igor Diana ha confessato l'omicidio dei genitori

Igor Diana ha confessato l'omicidio dei genitori

Conferenza stampa congiunta di polizia e carabinieri sulla cattura di Igor Diana, il figlio 28enne della coppia massacrata a Settimo San Pietro. Il capo della Mobile: "Speriamo di non vedere mai più nella vita quello che abbiamo visto"

13 maggio 2016
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CAGLIARI. Igor Diana, il giovane 28enne figlio della coppia massacrata nell'abitazione di famiglia in via Copernico a Settimo San Pietro, ha confessato l'omicidio dei genitori al magistrato che lo ha interrogato nella notte. Al momento Igor Diana è piantonato al Cto di Iglesias per la frattura del braccio destro, le accuse nei suoi confronti sono di tentato omicidio e detenzione illegale di arma, ma per le prossime ore si attendono sviluppi e cioè che il sostituto procuratore della Repubblica, Daniele Caria, aggiunga anche l'accusa per il duplice omicidio dei genitori.

In questura si è tenuta la conferenza stampa congiunta di polizia e carabinieri, la ricerca del giovane è stata complessa anche perché andava gestita su due fronti: quello della ricerca di persona scomparsa che probabilmente si era suicidata ma anche, e soprattutto, bisognava curare il fronte investigativo dell'uomo in fuga, forse in seguito al massacro dei genitori: «Non c'è gloria in questa indagine - ha esordito il primo dirigente della squadra mobile Alfredo Fabbrocini - la polizia e i carabinieri non sono qui a festeggiare il loro operato anche se c'è stato chi ha corso un pericolo di vita, anche se c'è stata l'adrenalina a mille per l'inseguimento nelle strade cittadine, anche se questa indagine è un esempio di collaborazione: ma quello che abbiamo visto in questi giorni speriamo di non vederlo più nella vita».

Un altro particolare Fabbrocini ha fornito in premessa: per Igor Diana non si parla di un criminale come siamo abituati a incontrarne, ma di una persona con molti problemi. E' stato confermato, insomma, quel che il paese ha suggerito sin dal primo momento: in casa Diana c'erano problemi di rapporti, non gravissimi, ma persistenti, l'incidente stradale in seguito al quale Igor Diana era stato accusato di omicidio colposo aveva fatto precipitare la sua condizione psicologica, padre e madre sono stati uccisi da quel figlio difficile.

L'autopsia ha fornito particolari terribili sulla morte di Giuseppe Diana e Luciana Corgiolu, 67 e 62 annI. Entrambi sono stati picchiati e poi accoltellati varie volte. Igor Diana dopo gli omicidi ha continuato a vivere nella casa, si è cambiato i vestiti varie volte, gli inquirenti hanno trovato anche le scarpe sporche di sangue. Tra lunedì e martedì (9 e 10 maggio 2016) Igor Diana ha girato in paese, incontrato amici, comprato hascisc, martedì era al Poetto di Cagliari. Polizia e carabinieri hanno sorvegliato 24 ore su 24 le case delle persone con le quali Igor aveva relazioni, una in particolare, quella dell'ex compagna.

Igor Diana ha avuto una certa lucidità nel tenersi lontano da polizia e carabinieri in questi giorni. Non ha mai portato il telefono cellulare con sè. Da mercoledì 11 maggio 2016 si sono perse le tracce a Cagliari, qualcuno ha avvistato il fuoristrada nel padre nella zona di Nuxis (Pino Diana era di Nuxis), il comandante del reparto operativo provincialedei carabinieri, Ivan Giorno, ha spiegato che per quattro volte è stato fermato un fuoristrada come quello di Igor, ieri, giovedì 12 maggio 2016 l'elicottero dei carabinieri ha avvistato in una pineta lungo la statale 293 per Nuxis un fuoristrada fermo. Sono state avvertite le pattuglie a terra e quando gli agenti della squadra mobile si sono avvicinati al mezzo hanno visto che stavolta era quello giusto. Igor Diana ha acceso il motore ed è fuggito a velocità folle, finendo dopo qualche chilometro contro il guard rail.

E' a questo punto che c'è stata la sparatoria. Alla polizia si sono aggiunti i carabinieri che hanno circondato l'auto, ma Igor ha sparato un colpo contro un poliziotto, il poliziotto, ha sparato due colpi: uno l'ha colpito al gomito destro fratturandoglielo, l'altro l'ha sfiorato al braccio sinistro. Finalmente il giovane è stato bloccato e portato all'ospedale di Iglesias. In macchina sembrava quasi privo di vita, in ospedale si è ripreso. Ne avrà per 60 giorni di cure, ma le sue condizioni non sono gravi. Quando gli inquirenti hanno sequestrato la pistola hanno visto che l'arma si era inceppata al primo colpo, forse è stato solo quello il motivo per cui Igor ha sparato una volta sola.

Nella notte il magistrato si è recato a Iglesias e ha raccolto la confessione.

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