La Nuova Sardegna

Cagliari

Quartu, estorsioni e minacce nella casa famiglia: in cella quattro minorenni

Quartu, estorsioni e minacce nella casa famiglia: in cella quattro minorenni

I ragazzi, tutti extracomunitari, avrebbero preteso con violenza soldi e cibo diverso da quello offerto dalla comunità e più volte avrebbero aggredito un'operatrice danneggiando gravemente la struttura

02 agosto 2016
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QUARTU SANT'ELENA. Quattro ragazzi minorenni, tre del Gambia e uno della Nigeria, sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di Quartu in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare notificata in carcere.

La vicenda comincia nel corso del 2015, quando i ragazzi, che si sono dichiarati tutti minorenni, sono stati trasferiti in Sardegna in una struttura specializzata di Quartu Sant’Elena. Dalla metà del mese del luglio 2016 hanno iniziato ad assumere, all’interno della struttura ospitante, una serie di comportamenti tali da configurare ipotesi delittuose gravi come l’estorsione e il danneggiamento in forma continuata, reati questi commessi in concorso tra loro e pertanto aggravati dall’essere stati commessi da più persone riunite.

Dopo una serie di denunce ed un’attenta attività di indagine eseguita mediante l’ascolto di numerosi testimoni, è venuto alla luce un sodalizio criminale che nonostante la giovane età dei componenti ha evidenziato un’indole prepotente e altamente pericolosa.

Più precisamente, essi, con l’uso di minacce di morte e di far esplodere la struttura nonché violenze varie, hanno mirato ad ottenere illegittimamente il pocket money (che ai minori non spetta), l’ottenimento di generi alimentari ulteriori e diversi rispetto a quelli offerti dalla Comunità, nella sostanza hanno cercato di assumere il controllo della comunità stessa. In questo contesto un’operatrice è stata più volte aggredita e fatta cadere al suolo al fine di sottrarle i generi alimentari.

In più occasioni gli stessi hanno danneggiato le strutture d’arredo della Comunità, rompendo con calci porte e quant’altro e staccando ripetutamente il contatore elettrico.

Al termine delle verifiche e delle attività investigative svolte dal personale del commissariato, tali minori sono stati deferiti al pm presso il Tribunale per i minori con la richiesta di misure cautelari in carcere tenuto conto dell’estrema gravità dei reati commessi e della personalità degli indagati.

I minori sono stati così condotti presso il carcere minorile di Quartucciu a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’interrogatorio di garanzia.

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