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Cagliari

Cagliari, evade due milioni e mezzo di euro: ginecologo nei guai

Operazione della guardia di finanza
Operazione della guardia di finanza

Il professionista, che è dipendente dell'ospedale Santissima Trinità del capoluogo, è accusato anche di aver procurato un danno da un milione di euro all'erario prescrivendo le costose terapie per l'infertilità in regime di esenzione e utilizzando il ricettario rosso del servizio sanitario pubblico

15 ottobre 2016
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CAGLIARI. Un'evasione fiscale da due milioni e mezzo di euro e un danno all'erario di un altro milione di euro vengono contestati dalla Guardia di finanza a un ginecologo cagliaritano che, attraverso una società creata apposta, sarebbe riuscito a non dichiarare i compensi percepiti nella libera professione esercitata in quattro studi medici della provincia. E questa sarebbe l'evasione fiscale, il cui accertamento si è concluso nel corso del 2015.

Il danno all'erario consisterebbe invece in un'altra, imponente, attività svelata durante l'indagine sull'evasione fiscale e indagata nel corso del 2016: il medico, sempre nei suoi ambulatori privati tra Cagliari, il Medio Campidano e l'Iglesiente, sfruttando il fatto di essere anche un medico dell'ospedale cagliaritano Santissima Trinità, avrebbe utilizzato il ricettario del servizio sanitario nazionale per prescrivere farmaci (23mila ricette) e indicare piani terapeutici (600) per farmaci molto costosi, quali quelli per la cura dell'infertilità, in totale esenzione. Queste prescrizioni in esenzione sono possibili soltanto in centri sanitari appositamente autorizzati dalla Regione mentre il medico, sostengono i finanzieri, li avrebbe utilizzati nell'esercizio della sua attività privata, quasi fosse una succursale dell'ospedale.

Da sottolineare che il fatto di consegnare al paziente ricette per prestazioni erogabili solo da strutture autorizzate ha significato anche privare la struttura dell'introito derivante dal ticket.

Di questo secondo filone (il danno all'erario) è stata investita la Corte dei conti che ha delegato le indagini di nuovo alla tenenza della guardia di finanza di Sanluri comandata dal luogotenente Oscar Proietto

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