La Nuova Sardegna

Cagliari

Violenza sessuale su cinque donne, arrestato un uomo a Cagliari

Violenza sessuale su cinque donne, arrestato un uomo a Cagliari

Individuato il molestatore del Poetto e di Monteclaro. E' un 37enne di Sestu

16 agosto 2017
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CAGLIARI. Quattro violenze sessuali e un episodio di molestie. Sono le contestazioni nei confronti di Andrea Spanu, di 37 anni, arrestato nella sua abitazione a Sestu (Cagliari). Due le indagini sulle violenze, condotte parallelamente dai carabinieri della Stazione di Pirri che hanno lavorato sugli episodi avvenuti all'interno del parco di Monte Claro, a Cagliari, nel 2015, e dalla Squadra Mobile della Polizia che ha indagato sulla violenza avvenuta nel maggio scorso e sull'episodio di molestie del 2016, vicino alla spiaggia del Poetto a Cagliari. Le due attività investigative sono confluite in una unica ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita questa mattina. In particolare i carabinieri grazie alle riprese dei sistemi di videosorveglianza, alle dichiarazioni dei testimoni e all'attività informativa, sono riusciti a ricostruire i tre episodi avvenuti a Monte Claro.

Il 37enne aveva avvicinato le giovani donne di giorno e in zone isolate, chiedendo loro delle informazioni, poi le aveva aggredite e palpeggiate. Come accaduto il 4 dicembre 2015: aveva avvicinato la vittima intenta a studiare su una panchina del parco. L'altro episodio dopo pochi giorni, il 16 dicembre 2015, quando alle 11:30 ha aggredito la vittima intenta a passeggiare nel parco e il 19 dicembre 2015, occasione in cui i carabinieri, intervenuti tempestivamente, erano riusciti a identificare Andrea Spanu che non era riuscito a fuggire.

Gli altri due episodi, su cui ha indagato la Polizia, risalgono al 7 ottobre del 2016 quando il 37enne tentò di aggredite un'altra giovane al Poetto, e l'ultima il 29 maggio scorso. Secondo le accuse, in alcune occasioni l'uomo dopo aver avvicinato le vittime, le avrebbe abbracciate impedendo loro di muoversi e quindi palpeggiate. Ad inchiodare il 37enne, oltre alle testimonianze, anche un difetto di pronuncia dovuto a un dente rotto e il modus operandi sempre simile in ogni episodio, elementi che hanno permesso agli investigatori di Polizia e Carabinieri di stringere il cerchio. Sono in corso indagini per accertare altri possibili casi.

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