Due nuovi casi di meningite B: la Regione costituisce l'unità di crisi
I numeri non autorizzano a parlare di epidemia ma la situazione va costantemente monitorata. Vertice all'assessorato regionale alla Sanità con i responsabili delle strutture sanitarie
CAGLIARI. Vietato parlare di epidemia, ma otto casi di meningite da meningococco di tipo B, due mortali, in meno di tre mesi sembrano aver acceso la spia dell'allarme anche nelle strutture sanitarie regionali, che hanno costituito un'unità di crisi.
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:cagliari:cronaca:1.16638955:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2018/03/26/news/altri-due-casi-di-sospetta-meningite-tipo-b-a-cagliari-gravi-un-18enne-e-una-donna-di-40-anni-1.16638955]]
Gli ultimi due ieri 26 marzo: uno studente di ventun anni, a quanto sembra di Monserrato, è ricoverato al reparto malattie infettive del Santissima Trinità, mentre una donna quarantenne cagliaritana è stata prima visitata allo stesso ospedale e subito trasferita alla rianimazione del Brotzu, in stato di isolamento dagli altri pazienti.
Se il primo è un caso accertato («È grave e la prognosi è riservata - fanno sapere dall'Ats-Assl Cagliari - si tratta di una setticemia da meningococco») e il giovane è già sotto profilassi, per la donna manca ancora l'esito degli esami batteriologici, che darebbero la certezza sulla diagnosi. Al momento il suo va classificato fra i casi sospetti, ma le probabilità che si tratti di meningite sono alte.
La situazione è almeno nuova: i casi di meningite registrati negli ultimi anni in Sardegna erano fino al 2017 al massimo cinque, ora siamo a otto in appena tre mesi. Al momento è difficile identificare l'origine di questa serie di casi. Vertice oggi in assessorato.
Il servizio completo sul giornale in edicola e nella versione digitale