La Nuova Sardegna

Cagliari

Sequestro record a Cagliari: oltre 2 milioni di articoli contraffatti

La guardia di finanza nel capannone
La guardia di finanza nel capannone

L'operazione della guardia di finanza in un capannone: denunciata una commerciante cinese

12 ottobre 2018
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CAGLIARI. Due milioni e 300mila articoli commerciali contraffatti e altri non conformi agli standard di sicurezza, per un valore commerciale di vari milioni di euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Cagliari nell’ambito dell’ulteriore intensificazione della lotta alla contraffazione ed alla commercializzazione di prodotti non sicuri. Erano stipati in un capannone di 600 metri quadrati in località Truncu Is Follas, nelle campagne fra Assemini ed Elmas, appartenente a un cittadino cagliaritano ma da ceduto in affitto in nero a una società con sede a Cagliari ma di proprietà di una commerciante cinese di 52 anni, titolare anche di un grande negozio al dettaglio in città che dichiarava al fisco appena 11mila euro di ricavi.

All’interno del capannone erano stoccati migliaia di scatoloni contenenti diversificate tipologie di prodotti, pronti ad essere distribuiti a commercianti al dettaglio della provincia cagliaritana per la vendita al pubblico: accessori per la casa, utensili, materiale elettrico, prodotti di informatica, abbigliamento, articoli scolastici, casalinghi, prodotti tessili. Oltre a questa tipologia di merce, i Finanzieri hanno altresì rinvenuto addobbi natalizi – che seppur articoli “fuori stagione” erano catalogati e ordinati in attesa di essere distribuiti nei prossimi mesi a ridosso delle festività di fine anno -, nonché giocattoli destinati a minori e quindi maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla mancanza dei requisiti di sicurezza.

Una parte della merce è risultata essere, inoltre, contrassegnata da una marcatura “CE” contraffatta, riportando un logo che, rispetto all’originale – utilizzato per certificare il rispetto degli standard europei di qualità e sicurezza dei prodotti posti legalmente in vendita – è in realtà espressivo della sigla China Export e quindi non solo non conforme ai citati requisiti legali, ma fraudolentemente ingannevole per chi acquista in negozio. Le operazioni di controllo della Finanza si sono esete ovviamente anche al negozio di Cagliari al quale il magazzino era correlato e anche in questa sede l’esito delle ispezioni ha portato al riscontro di un ingente quantità e tipologia di articoli posti in commercio in violazione alla norme sul commercio e sulla sicurezza dei prodotti.: oltre 813.000 prodotti della medesima tipologia.

Tutta la merce rinvenuta è stata sottoposta a sequestro e la commerciante cinese denunciata dall’autorità giudiziaria per frode in commercio e vendita di prodotti contraffatti. “Oltre alla pericolosità degli articoli sequestrati – ha detto il colonnello Vittorio Capriello, comandante dl nucleo operativo provinciale delle Fiamme Gialle – c’è da considerare il grande impatto che questi prodotti avrebbero avuto sull’economia in generale: concorrenza sleale, mancato gettito fiscale, danni ai marchi originali di capi di abbigliamento, riduzione dell’occupazione”. Aggiunge il tenente colonnello Andrea Aurora, capo ufficio operazioni del comando provinciale: “Questa operazione è la dimostrazione che siamo sempre presenti in tutto il territorio provinciale e combattiamo questi fenomeni per dare sicurezza ai cittadini”.(luciano onnis)

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