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Cagliari

Muravera: addio a Gesuino Cauli, fante scelto della Brigata Sassari

Muravera: addio a Gesuino Cauli, fante scelto della Brigata Sassari

Avrebbe compiuto 100 anni tra pochi giorni. Era uno degli ultimi sopravvissuti della campagna di Jugoslavia

04 gennaio 2020
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MURAVERA. Avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 10 gennaio, giorno che da diverso tempo aspettava con ansia. Purtroppo non è riuscito a coronare il suo sogno e a raggiungere l’ambito traguardo del secolo di vita. Il cuore di Gesuino Cauli di Muravera, fante scelto del 152° reggimento della Brigata Sassari, 2 battaglione, 6 compagnia, uno degli ultimi reduci sardi della campagna di Iugoslavia (1941-1943) ha cessato di battere proprio ad appena sette giorni dalla meta. La sue vicissitudini in guerra, nella quale è stato ferito, fortunatamente in modo lieve, e si è distinto per il suo grande coraggio e abnegazione , sono inserite tra le testimonianze nel libro “La guerra dimenticata della Brigata Sassari- La campagna di Iugoslavia 1941-1943” di Francesco Fatutta e Paolo Vacca edito nel 2001dalla s.r.l. T.A.S. (Tipografi Associati Sassari).

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Gesuino Cauli partito per fare il servizio militare il 10 marzo 1940, prima dello scoppio della guerra con la Iugoslavia, ha svolto le esercitazione da recluta a Trieste e Sagrado durante le quali ha ottenuto una licenza di dieci giorni e un premio di 3000 lire (somma utilizzata per sposarsi) per aver impedito, mentre era di guardia, al generale di Brigata Riccardo Balocco, comandante del quinto corpo di armata, che effettuava una ispezione notturna in incognito, di violare l’ultimo cancello prima del quartiere generale. In guerra ha patito la fame tanto che quando è rientrato a casa a Muravera, pesava appena 35 Kg. Gesuino Cauli, quartogenito dei sette figli (6 maschi e 1 femmina) messi al mondo da Teresa Cauli, una bracciante agricola di Muravera, e Giuseppe Sanna, un coltivatore di tabacco originario di Sassari (così come i sei fratelli ha avuto il cognome della mamma che ha convissuto e non si è voluta sposare).

Nel 1941, mentre imperversava la guerra si è sposato con Maria Nina Mascia, sua paesana. Dall’unione sono nati sei figli, cinque dei quali, Anna, Luigina, Maddalena, Marisa e Silvana sono ancora vivi. Il primogenito Giuseppe è morto due anni fa. Gesuino Cauli da ragazzo ha fatto il capraro. A conclusione della guerra ha lavorato per 15 anni nella miniera di carbone di Bacu Abis, vicino a Carbonia. All’inizio degli anni sessanta così come altri compaesani è emigrato a Bra, in Piemonte, dove ha lavorato per conto di un’impresa edile.

Rientrato in Sardegna, sino alla maturazione dell’età della pensione, ha lavorato per conto di un’impresa edile nel distaccamento a mare di Capo San Lorenzo del Poligono sperimentale e di addestramento interforze del salto di Quirra. La notizia della scomparsa del centenario in pectore ha destato grande cordoglio e commozione nel paese del Sarrabus. Il rito funebre sarà celebrato questo pomeriggio (domenica) alle 15 nella chiesta Santa Maria di Nazareth - Giovanni Paolo II dal parroco di Muravera don Emilio Manca. (Gian Carlo Bulla)

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