La Nuova Sardegna

Cagliari

Sant'Anna Arresi, maltratta e minaccia con coltelli ex moglie e figli: arrestato

Luciano Onnis
L'intervento di tutela della famiglia è stato condotto dai carabinieri della stazione di Giba
L'intervento di tutela della famiglia è stato condotto dai carabinieri della stazione di Giba

Violenze e vessazioni duravano da anni, i carabinieri hanno attivato la procedura "Codice rosso"

21 gennaio 2020
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SANT’ANNA ARRESI. Maltrattava la moglie e i figli maggiorenni, per questo motivo un uomo di 59 anni di Sant’Anna Arresi, disoccupato e separato, è stato prima allontanato dai carabinieri della stazione di Giba dalla casa familiare, con divieto di avvicinarsi a figli ed ex moglie, e oggi 21 gennaio è stato arrestato su ordine dell’autorità giudiziaria. Quest’ultimo provvedimento è stato emesso dopo l’ultimo intervento dei carabinieri nella notte tra sabato e domenica 19 gennaio, a seguito di una telefonata, giunta alla stazione di Giba, da parte di due giovani che chiedevano aiuto, riferendo che il padre li aveva minacciati in casa con dei coltelli. Spaventati, erano scappati e chiamato i carabinieri.

Accorsi sul posto e tranquillizzati i due ragazzi, i militari sono entrati nell’abitazione e si sono trovati di fronte il padrone di casa visibilmente alterato dall’alcol. Aveva coltelli ovunque: due nella camera da letto matrimoniale, uno su un davanzale e un altro lo portava in tasca. Sul posto, nel frattempo, è giunta anche la ex moglie che ha denunciato ai carabinieri le angherie alle quali lei ed i figli sarebbero stati costretti, nel corso degli anni, e concretizzatesi in percosse, minacce gravi con l’uso di coltelli. Pertanto, i carabinieri hanno attivato d’ufficio le procedure del “codice rosso” e, applicando la normativa prevista, hanno richiesto una misura cautelare idonea alla tutela delle vittime, al fine di evitare la reiterazione del reato. Il 59enne è stato nella circostanza immediatamente allontanato dalla casa familiare.

Dopo aver ascoltato le vittime, i vicini di casa ed altri testimoni, i militari, coordinati dalla capitana Lucia Dilio, comandante la compagnia carabinieri di Carbonia, hanno ricostruito il difficile contesto familiare, caratterizzato dal ripetersi di episodi di vessazioni, atteggiamenti violenti, aggressioni fisiche con l’uso dei coltelli e con continui insulti dell’uomo nei confronti dei familiari. Per diverso tempo infatti, la ex moglie e i figli avevano subito questi maltrattamenti ed erano intervenuti anche i servizi sociali, ma vanamente perché l’atteggiamento dell’uomo non è cambiato. Acquisite tutte le testimonianze e accertata l’abitualità del 59enne ai maltrattamenti, i carabinieri hanno trasmesso un dettagliato rapporto alla procura della repubblica di Cagliari: oggi l’ordinanza del gip di custodia cautelare in carcere per l’uomo, rinchiuso nel carcere di Uta.

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