La Nuova Sardegna

Cagliari

Nel Sarrabus-Gerrei ridimensionato il servizio Adi

Gian Carlo Bulla
Il municipiodi Ballao
Il municipiodi Ballao

Esposto dei familiari dei pazienti al Tribunaledel malato: in alcuni casi servizi soppressi

23 gennaio 2020
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BALLAO. Nei comuni del Gerrei, che fanno parte del distretto sanitario del Sarrabus-Gerrei dell’azienda socio sanitaria locale (Assl) di Cagliari, ed in modo particolare a Ballao, sono state drasticamente ridotte e in alcuni casi anche del tutto soppresse, nonostante le richieste dei medici di famiglia e degli specialisti della stessa assl, gran parte delle prestazioni fornite ai pazienti aventi diritto in base al programma di assistenza domiciliare integrata (A.D.I.).

Lo sostengono in un esposto al “Tribunale dei diritti del malato” di “Cittadinanza Attiva” i familiari dei pazienti che hanno diritto ad usufruire del servizio, inviato per conoscenza anche a: Mario Nieddu, assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Raimondo Ibba, presidente dell’ordine dei medici della provincia di Cagliari, Severino Cubeddu, sindaco di Ballao, e alla stazione carabinieri di Ballao.

Secondo i firmatari dell’esposto il disservizio è coinciso con l’arrivo del nuovo direttore del distretto, la dottoressa Luisa Casu, che ha sostituito Sergio Marracini“Tutti i tentativi di contattare i medici che si occupavano da anni di gestire l’adi –afferma Flavia Vargiu, una delle firmatarie l’esposto - sono risultati vani-. Abbiamo appreso, con grande sorpresa e disappunto, dagli impiegati degli uffici della sede di Muravera che le dottoresse Olivia Niolu, Dianella Casicci e il dott. Andrea Lai, nel mese di settembre sono stati sollevati dall’incarico dal nuovo direttore, la dottoressa Casu che ha così disposto la soppressione del progetto aziendale adducendo come pretesto la “mancanza di lavoro e di fondi”.

Secondo i firmatari l’esposto, la riduzione e la soppressione del progetto adi è avvenuta solo nel distretto del Sarrabus Gerrei. “Ci risulta infatti- sottolinea Flavia Vargiu- sia rimasto inalterato in tutti gli altri distretti dell’assl di Cagliari. Una delle motivazioni addotte dal direttore Casu per depotenziare il servizio (mancanza di fondi), è pretestuosa. La giunta regionale su proposta dell’assessore Nieddu, ha, infatti, stanziato un ulteriore milione e trecentomila euro proprio per il potenziamento di tale servizio”. I firmatari hanno chiesto al tribunale dei diritti del malato un autorevole intervento per far ripristinare il servizio e una indagine per verificare l’accertamento di eventuali irregolarità e delle relative responsabilità.

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