La Nuova Sardegna

Cagliari

Prima il selfie, poi il pestaggio e la rapina in casa dell'anziano

Il selife scattao prima dell'aggressione
Il selife scattao prima dell'aggressione

Cagliari, i due giovani protagonisti di una feroce aggressione nel mese di ottobre finiscono in carcere, ai domiciliari un minorenne

29 gennaio 2020
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CAGLIARI. Sono Gian Marco Garau e Mirko Manca, entrambi 22enni, rispettivamente di Nuxis e di Villaperuccio, assieme a un complice 16enne, i malviventi che lo scorso 26 ottobre avevano rapinato in casa e picchiato selvaggiamente un pensionato 78enne, Giuseppe Uccheddu, finito in gravi condizioni in ospedale con 12 costole rotte, traumi alla testa e lo spappolamento della milza che poi gli è stata asportata in ospedale. Questa mattina 28 gennaio i tre rapinatori sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Carbonia, che a Nuxis, Villaperuccio e Piscinas, hanno dato esecuzione a tre misure restrittive nei confronti di altrettanti giovani della zona (due ventiduenni e un sedicenne, incensurati), responsabili di “concorso in rapina pluriaggravata e lesioni volontarie gravissime”.

Come i carabinieri siano arrivati ai tre rapinatori l'hanno raccontato il colonnello Cesario Totaro, comandante provinciale dell'Arma, la capitana Lucia Dilio, comandante la Compagnia di Carbonia, e la marescialla Roberta Di Pillo, vice comandante la stazione di Giba che ha svolto le indagini e individuati i tre rapinatori. Il pomeriggio del 26 ottobre intorno alle 17,30 i due maggiorenni sono entrati in casa del pensionato, non ancora rientrato dalla campagna, mentre il 16enne faceva il palo fuori. Hanno avuto anche il tempo e la spregiudicatezza di farsi i selfie nella camera da letto del pensionato, seppur con il volto coperto da passamontagna.

Quando lui è rientrato intorno alle 18 lo hanno aggredito, picchiato con un piede di porco che avevano usato per scardinare una finestra ed entrare in casa e legato con lacci e imbavagliato con nastro per pacchi. I tre hanno rovistato nell’abitazione e si erano portati via alcuni monili in oro della moglie, deceduta appena tre mesi prima, più alcune monetine e minerali da collezione. Poi sono scappati su una Opel Corsa blu di proprietà della madre di Manca. Solo mezz’ora dopo la vittima è riuscita a liberarsi e chiedere aiuto ai compaesani che abitano non molto distanti da lui, alla periferia del paese. Immediato l'allarme ai carabinieri, intervenuti subito con una pattuglia della stazione di Giba in servizio nella zona.

Sono stati raccolti numerosi elementi sugli autori della violentissima aggressione con prove diventate in breve inconfutabili. I tre erano stati da subito iscritti nel registro degli indagati e intanto le indagini erano continuate e adesso hanno portato alla custodia cautelare in carcere dei tre.(Luciano Onnis)

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