La Nuova Sardegna

Cagliari

Fallito assalto alle poste di Villamar: presa tutta la banda

Luciano Onnis
Fallito assalto alle poste di Villamar: presa tutta la banda

Dopo un 17enne, grazie alle telecamere di sorveglianza, individuati un 23enne e un 15enne

27 febbraio 2020
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VILLAMAR. Smascherata la banda che assaltò un bancomat di Poste Italiane il 2 febbraio scorso a Villamar: uno dei malviventi, un minorenne di 17 anni, era stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri perché rimase imprigionato all’interno dell’ufficio postale, i suoi due complici, riusciti a fuggire quella notte, sono stati individuati a seguito delle indagini e denunciati in stato di libertà dai carabinieri della Compagnia di Sanluri.

Quella notte la banda aveva sfondato con attrezzi da lavoro lo sportello bancopost dell’ufficio postale in via Azuni, ma l’allarme aveva fatto arrivare subito i carabinieri e la vigilanza. Così i complici erano scappati mentre il primo ragazzo che si era infilato attraverso un varco nel locale del bancomat per forzare la cassaforte, scoperto dai militari aveva finto di essere stato sequestrato legandosi mani e imbavagliandosi con del nastro adesivo.

L’arrestato dopo alcuni giorni presso il centro di prima accoglienza per minori di Quartucciu, ora si trova in una casa famiglia. I carabinieri di Villamar e del Nucleo Operativo di Sanluri, diretti dal capitano Aldo Meluccio, hanno rapidamente avviato corso le indagini e ora denunciato in stato di libertà i due fuggitivi: un 23enne e un altro minorenne (15 anni), anche loro di Villamar come l’arrestato. Gli accertamenti tecnici, l’analisi dei contatti telefonici e delle videosorveglianze, hanno portato i carabinieri a ritenere i due giovani complici del primo: hanno ricostruito che i tre, entrati in azione intorno alle 2.30 per forzare il bancomat, si erano probabilmente divisi i compiti.

Mentre lo scassinatore si era infilato nel locale della banca per forzare la cassaforte, gli altri due, dopo averlo aiutato ad entrare nel varco ricavato, stavano uno di guardia sulla strada e l’altro più vicino al compagno per ricevere il denaro. Ma l’allarme del sistema di Poste Italiane gli ha fatto accelerare le operazioni sino a udire le sirene dei carabinieri e quindi a scappare, mentre il primo restava bloccato all’interno, arrivando a inscenare un sequestro per depistare le indagini. I dati acquisiti dai militari dell’Arma sono ora al vaglio delle autorità giudiziaria ordinaria e minorile.

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