La Nuova Sardegna

VILLANOVAFRANCA. Da anni maltratta e picchia la madre, finendo anche più volte in carcere per la violenza e per fatti di droga. Adesso, con l’obbligo di stare in casa per il contenimento del Covid-19, la convivenza forzata con la madre ha fatto riesplodere l’ira di un 35enne di Villanovafranca che oggi è stato arrestato dai carabinieri del paese per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed estorsione, su ordinanza di custodia cautelare in carcere della Procura di Cagliari.

Il giovane finì una prima volta in carcere al 2012 assieme al padre, poi tornò a casa e cominciò di picchiare selvaggiamente la madre a più riprese, sempre per estorcerle denaro. Fu arrestato di nuovo per un cumulo di pene e tornò in prigione per sei anni, fino al 2018, quando scarcerato è rientrato in casa della madre. E ha ripreso a riempirla di botte. Ma tutto restava sempre fra le mura domestiche perché la donna non ha mai avuto il coraggio di denunciare il figlio violento per paura di ulteriori e più pesanti maltrattamenti. Nelle ultime settimane di convivenza forzata per il coronavirus, la situazione è peggiorata e la violenza verso la madre per farsi dare i soldi per la droga è diventata sempre più marcata. L’altro ieri all’ora di pranzo, i vicini hanno sentito le urla della donna fuggita in strada perché con una sciarpa il figlio tentava di strozzarla. Qualcuno ha chiamato i carabinieri e il loro intervento ha posto fine all’aggressione e permesso di ricostruire tutte le angherie subite nel tempo dalla donna. La Procura ha condiviso il quadro probatorio fornito dai militari e ravvisato sussistenti le esigenze cautelari in carcere nei confronti del 35enne, arrestato e portato nel carcere di Uta.