Preso il complice della rapina di pietre preziose a Cagliari
Arrestato un 46enne di Jerzu che avrebbe avuto una parte attiva nell'assalto a un mediatore compiuto da due persone finite già in carcere
17 aprile 2020
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CAGLIARI. Raggiunge in carcere a Uta il terzo presunto complice della rapina di diamanti avvenuta lo scorso ottobre in piazza del Carmine a un intermediario del commercio di pietre preziose, il 61enne Sergio Piscedda di Capoterra. Ieri 16 aprile è finito in carcere Vittorio Salis, 46enne di Jerzu. Lo ha arrestato la polizia a conclusione di indagini che avevano già portato all’arresto del cagliaritano Roberto Perra, 47 anni, e del nuorese Antonio Orrù, 45enne.
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Questi ultimi due erano stati gli esecutori materiali della rapina, avvenuta alle 6 del mattino all’angolo fra piazza del carmine e via Crispi. Ventuno pietre grezze per un valore di circa 800mila euro erano state sottratte con la minaccia delle armi a Sergio Piscedda, caduto in una trappola. Aveva in uno zainetto portato a spalla i preziosi che avrebbe dovuto mostrare a una gemmologa che avrebbe dovuto accertare l’autenticità delle pietre preziose ancora grezze, secondo il piano ideato da Vittorio Salis.
Il commerciante Piscedda venne aggredito, picchiato e rapinato da due individui, poi rivelatisi essere Roberto Perra e Antonio Orrù. Ieri sono stati raggiunti in carcere da Vittorio Salis, personaggio assai noto alle forze dell’ordine in Ogliastra e soprattutto a Barisardo, dove negli anni 90 aveva seminato terrore con bombe, sparatorie e atti incendiari agendo all’interno di una organizzazione malavitosa di stampo mafioso e per i quali era stato anche condannato.(luciano onnis)
