La Nuova Sardegna

Cagliari

Pranzo per 40 persone a Sardara: c'erano anche politici, è polemica

Pranzo per 40 persone a Sardara: c'erano anche politici, è polemica

Il convivio è stato scoperto dai militari della Guardia di finanza di Sanluri

10 aprile 2021
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CAGLIARI. Un pranzo con almeno una ventina di persone è stato bloccato alcuni giorni fa in una struttura ricettiva termale di Sardara. Il blitz è stato condotto dai militari della Guardia di finanza della Tenenza di Sanluri che entrati nel ristorante dell'hotel hanno sorpreso numerose persone - secondo indiscrezioni addirittura una quarantina, tra cui esponenti politici locali - mentre pranzavano. L'arrivo delle Fiamme gialle avrebbe innescato un fuggi fuggi generale: 19 le persone sorprese ancora a tavola nonostante le limitazioni imposte dalla zona arancione. Si sarebbero giustificati dicendo che si trovavano lì per motivi di lavoro (l'hotel è regolarmente aperto ma non può effettuare servizio di ristorazione al tavolo agli esterni). La Guardia di finanza ha avviato tutte le verifiche, per loro scatteranno le multe per aver violato le norme entrate in vigore per frenare la diffusione, analoga multa è scattata per il titolare della struttura.

Sul caso monta la polemica politica. Non ci sono conferme su chi avrebbe partecipato al banchetto, in tanti negano, ma sia i 5 Stelle che i Progressisti hanno preso posizione criticando quanto successo. «Sarebbe una vergogna per l'intera isola, inaccettabile a fronte dei sacrifici fatti da tutti nell'ultimo anno», attacca il gruppo dei Progressisti che presenterà un'interrogazione e «pretenderà che già nella giornata di martedì in Consiglio venga chiarito ogni minimo dubbio su questa vicenda indecorosa». Anche la consigliera regionale del M5s Desirè Manca, appreso dell'indagine condotta dalle Fiamme Gialle, ha presentato un'interrogazione urgente in Consiglio per chiedere al presidente Solinas «se sia a conoscenza della ragione del pranzo, i nomi dei partecipanti, e se non ritenga utile manifestare una netta presa di distanza stigmatizzando e ove possibile sanzionando le violazioni».

La Lega, partito di maggioranza, prende le distanze: «In una situazione delicata come quella che attualmente viviamo, con l'isola che si accinge ad essere relegata in zona rossa per due settimane, riteniamo quanto mai sconveniente che a infrangere le regole sia proprio chi dovrebbe dare il buon esempio», afferma il capogruppo Dario Giagoni. (Ansa).

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