La Nuova Sardegna

Cagliari

Orroli festeggia la neo centenaria Clotilde Mura

Orroli festeggia la neo centenaria Clotilde Mura

12 maggio 2021
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ORROLI. “Instancabile, non si è mai persa d’animo e si è sempre adattata a fare di tutto per procurare il necessario per far vivere dignitosamente la numerosa famiglia. Si è sempre mantenuta attiva e ha trovato gioia e nuove motivazioni anche nelle piccole cose”. Così, Sandra Pisano, una delle 19 nipoti ha “dipinto in senso figurato” la nonna Clotilde Mura, che nei giorni scorsi ha raggiunto l’ambito traguardo del secolo di vita. La neo centenaria primogenita dei cinque figli messi al mondo da Ignazia (Naziedda) Marroccu, casalinga e Giuseppe Mura, originario di Ulassai, conciatore di pelli, (deceduto alcuni mesi prima di compiere 100 anni) è nata ad Orroli, in una modesta abitazione di vico Mandas, il 7 maggio 1921. Ha frequentato le prime due classi della scuola elementare e ha imparato a leggere, scrivere e fare di conto. Successivamente, sino a quando si è sposata, è stata la collaboratrice domestica di una famiglia benestante del paese del Sarcidano. Il 27 settembre del 1941 si è sposata con Albino Manca, un operaio, suo compaesano, ex emigrato per motivi di lavoro, nell’Africa Orientale, (Cirenaica e Tripolitania, l’attuale Libia), che aveva 13 anni in più di lei. Il marito, componente della compagnia barracellare, abilissimo cacciatore, ha fatto il guardiano della polveriera nel corso della costruzione della diga sul rio Mulargia, uno degli affluenti del fiume Flumendosa (1953-1958). Le nozze sono state celebrate il 27 settembre 1941 nella chiesa di San Vincenzo dal parroco don Patrizio Casula. La neo centenaria ha messo al mondo 7 figli, 3 maschi e 4 femmine, dei quali solo 6 sono ancora in vita: Giuseppe (Pinuccio), Cesira, Maria Rosaria, Salvatore, Giampiero, Ornella. La sestogenita Brunella è deceduta nel 2019. Tzia Clotilde, nonostante dovesse accudire alla numerosa famiglia, si è data da fare per incrementare le magre entrate del bilancio familiare. Si è adattata a fare di tutto. Tra l’altro ha lavato la biancheria e gli indumenti di diversi operai impegnati nella costruzione della diga. Dopo la morte del marito avvenuta il 31 luglio 1961, non si è persa d’animo, si è rimboccata le maniche, e si è data da fare per non fare mancare il necessario ai sette figli. Nel 1971, dopo aver fatto la pendolare, si è trasferita per motivi di lavoro, insieme ai figli, a Cagliari.. Infaticabile riusciva a guadagnare abbastanza per vivere in modo decoroso facendo la pulizia in diverse case e lavando le scale dei palazzi. Ha lavorato sino all’età di settanta anni. E’ stata sempre un’ottima massaia. Sino a quando ha vissuto ad Orroli faceva il pane in casa. “Rinomatissimi sono stati i suoi culurgionis e i dolci in genere e in modo particolare quelli di mandorle che ha preparato sino a pochi anni fa,- afferma Sandra, la nipote maggiore, che fa la psicologa nel consultorio di Muravera”. Dopo essere andata in pensione si è potuta dedicare a uno dei suoi pochi hobby, lavorare a maglia. Ha fatto coperte, calze e maglioncini oltre che per i figli per i 19 nipoti e i 23 pronipoti. Attualmente vive a Cagliari con la figlia ultimogenita Ornella. Nel 2020 è stata colpita da un ictus dal quale si sta miracolosamente riprendendo. Ad Orroli, uno dei paesi della Sardegna in cui la speranza di vita è una delle più alte rispetto alla media. “blue zone” sono in vita altri due ultra centenari: Antonietta Boi (nata 21-09-1917) e Giuseppe Piras (nato 05-09-2018). A Dio piacendo tra meno di tre mesi compirà 100 anni anche Adelaide Orrù nata il 10-07-1021. Gian Carlo Bulla

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