Calcio
La morte di un allevatore a Ballao: non fu incidente domestico ma omicidio
Ignazio Melis, 67 anni, fu ritrovato privo di vita nella sua abitazione il 24 febbraio. Gli accertamenti sul cadavere hanno confermato la morte violenta dell'uomo
BALLAO. Risolto il giallo di Ballao. Secondo l’autopsia eseguita dall’anatomopatologo Vincenzo Demontis nel dipartimento di medicina legale del Policlinico di Monserrato, Ignazio Melis, il pensionato sessantasettenne, ex allevatore, di Ballao, con precedenti penali, è stato ucciso con alcuni colpi alla testa inferti con un oggetto contundente non ancora identificato. Il corpo privo di vita dell’uomo era stato rinvenuto nella mattinata del 24 febbraio al piano terra della casa su due livelli, dove abitava, ubicata nella centralissima via Cagliari, dirimpetto alla agenzia del Banco di Sardegna, a una ventina di metri dalla chiesa parrocchiale, da una nipote, figlia della sorella Luisa, che, preoccupata, perché non rispondeva al telefono, era andato a cercarlo.
La vittima, celibe, viveva da solo nell’abitazione che aveva ereditato dai genitori entrambi deceduti. Ignazio Melis era salito agli onori della cronaca nel 2001. Nella tarda serata del 31 luglio aveva gravemente ferito con tre colpi di pistola un suo compaesano, il quarantottenne Giuseppe Loddo, con il quale, poco prima, per futili motivi, aveva avuto una animata discussione all’interno e nelle adiacenze di un bar. Dopo l’episodio, accusato di tentato omicidio, si rese irreperibile. Si costituì a Novembre dopo circa tre mesi di latitanza. La svolta darà nuovo impulso alle indagini dei carabinieri della stazione di Armungia e della compagnia di San Vito. (Gian Carlo Bulla)