La Nuova Sardegna

Cagliari

Villette affittate in Sardegna, la Guardia di Finanza scopre evasione fiscale da 55 milioni di euro

Villette affittate in Sardegna, la Guardia di Finanza scopre evasione fiscale da 55 milioni di euro

Nel mirino un groppo societario svizzero tedesco, cinque indagati

12 ottobre 2021
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CAGLIARI. Scoperta dalla Guardia di finanza di Cagliari una evasione fiscale per oltre 55 milioni di euro nel settore delle locazioni turistiche in Sardegna da parte di un gruppo societario svizzero-tedesco attivo in Sardegna nel settore delle locazioni turistiche di immobili di elevato pregio. Gli accertamenti amministrativi, che hanno riguardato gli anni d’imposta dal 2013 al 2019, costituiscono l’esito di una più ampia indagine di polizia giudiziaria, scattata a dicembre 2019 e continuata fino ad ottobre 2021, condotta dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Cagliari sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica e che, grazie all’analisi di migliaia di documenti, file informatici e di oltre 4.000 conversazioni e-mail acquisiti nell’ambito di specifiche attività di perquisizione, hanno permesso di ricostruire l’effettiva operatività in Italia di una società di diritto elvetico, caratterizzata da un modello imprenditoriale basato sulla preventiva locazione da terzi di un cospicuo numero di ville ubicate nelle coste sarde nella successiva sublocazione delle ville a turisti stranieri, per periodi a cadenza per lo più settimanale. Le Fiamme Gialle hanno individuato una «stabile organizzazione occulta» , operante in Sardegna, la cui direzione effettiva avveniva con il supporto di personale in forza all’impresa italiana, nella quale sono stati prodotti – e occultati – ricavi da tassare in Italia per oltre 34 milioni di euro ai fini delle imposte sui redditi ed oltre 17 milioni di euro ai fini dell’Irap. La ricostruzione investigativa ha, infatti, permesso di rilevare come la società elvetica, non operativa nel paese di costituzione, avesse “nidificato” la propria struttura operativa direttamente all’interno della società italiana ad essa collegata e, dunque, occultato una struttura economica, presente in modo permanente sul territorio nazionale, avvalendosi, tra l’altro, del suo personale dipendente anche per la conclusione dei contratti con i proprietari delle ville affittate ai turisti, fatta apparire come compiuta all’estero, ma che, in realtà, avveniva in Italia attraverso l’apposizione di firme scansionate. I collaboratori italiani si occupavano, inoltre, dell’incasso dei corrispettivi in contanti, dovuti dai turisti per il saldo dei pacchetti turistici acquistati, successivamente utilizzati dagli amministratori sia per le esigenze di funzionamento dell’impresa, sia per quelle di natura privata. (luciano onnis)

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