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Prosegue lo stato di agitazione dei giornalisti dell’Università di Cagliari

Prosegue lo stato di agitazione dei giornalisti dell’Università di Cagliari

Le richieste avanzate dai tre professionisti impiegati nell’ufficio

14 agosto 2022
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Cagliari Persiste e, se possibile, peggiora l'atteggiamento dei vertici dell'Università di Cagliari nei confronti dei tre giornalisti dell'Ufficio stampa. Lo sostengono i  diretti interessati che lavorano per l’ateneo secondo cui «Neanche la denuncia in conferenza stampa - tenutasi il 27 luglio all’Associazione della stampa sarda - con i colleghi Celestino Tabasso e Francesco Birocchi, presidenti di Assostampa e Odg Sardegna, e i sindacalisti Manuel Usai (Cgil), Tomaso Demontis (Cisl) e Alessandra Sorcinelli (Uil), ha sortito effetti positivi. Meglio, qualcosa si è mossa: hanno messo, dopo dieci mesi, le chiavi nei bagni e due estintori (!)».

Alla luce di questi fatti, i giornalisti avanzano alcune richieste, legate all’apertura di un dialogo, alla nomina di un coordinatore iscritto all’albo dei giornalisti, sottolineano anche la necessità  di individuare locali idonei in Rettorato per il loro lavoro, si chiede di avere le password dei social network e un confronto aperto, dopo che  l’Ordine e il Sindacato dei giornalisti si sono confrontati con l’ateneo. Con esiti peraltro poco incoraggianti.

«Serve _ aggiungono i giornalisti _ un piano di comunicazione. e anche un magazine on line: sarebbe opportuno venisse registrato come testata giornalistica in tribunale. La macchina complessa con 25mila studenti e mille docenti  necessita che l’organico venga rimpolpato». 

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