La Nuova Sardegna

Cagliari

Il caso

Cagliari, momenti di tensione nel reparto di neuropsichiatria infantile del Microcitemico


	L'ospedale Microcitemico di Cagliari (foto Mario Rosas)
L'ospedale Microcitemico di Cagliari (foto Mario Rosas)

Alcuni pazienti si sarebbero malmenati e poi avrebbero aggredito infermieri e guardie giurate

15 gennaio 2023
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Cagliari Momenti di forte tensione nella giornata di ieri, sabato 14 gennaio, nel reparto di neuropsichiatria infantile dell'ospedale microcitemico “Antonio Cao". Secondo quanto denunciato dal segretario provinciale del sindacato Fials, Paolo Cugliara, a cui si sono rivolti i dipendenti del Microcitemico per essere tutelati davanti si vertici della Asl, ci sarebbero stati scontri fra alcuni giovanissimi pazienti, con botte, un letto usato come ariete per cercare di sfondare la porta d’ingresso, lanci di sedie, due guardie giurate contuse. Stando alla denuncia alla Asl di Cagliari da parte del segretario della Fials, le tensioni sarebbero avvenute in mattinata. Due degli otto giovanissimi degenti si sarebbero picchiati fra loro con violenza, poi bloccati dalle guardie giurate dell’ospedale. Più tardi ci sarebbe stata una ripresa delle botte, con gli altri pazienti spaventatissimi per quanto stava accadendo sotto i loro occhi.  Sarebbero stati chiamati anche i carabinieri impossibilitati a intervenire perché impegnati altrove con gli effettivi in servizio. Le tensioni fra i pazienti sarebbero continuate, poi nel pomeriggio ecco i carabinieri. La loro presenza avrebbe riportato finalmente la calma nel reparto. Ma sarebbe durata poco – secondo quanto raccontato dal sindacalista – perché tre dei degenti avrebbero creato nuovamente problemi, utilizzando un letto come ariete per cercare di sfondare la porta principale, lanciato sedie e suppellettili contro la guardiola degli infermieri. Anche le due guardie giurate, che assieme al personale infermieristico si stavano preoccupando della sicurezza degli altri degenti, sarebbero state fatte oggetto delle azioni di violenza, riportando anche qualche contusione. Poco dopo sono tornati i carabinieri, che hanno convocato i genitori dei pazienti per informarli di quanto accaduto e chiedere la loro collaborazione.

«Abbiamo più volte sollecitato l’azienda nel voler mettere mano all’organizzazione del Microcitemico – ha affermato il segretario della Fials -, ma nulla è cambiato. La dirigenza si è detta spesso disponibile al dialogo, ma non certo con noi». (l.on)

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