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Quartu, massacra di botte un 46enne: arrestato

di Luciano Onnis
Quartu, massacra di botte un 46enne: arrestato

Il 25enne aggressore in carcere con l’accusa di tentato omicidio. All’origine del pestaggio un presunto debito di droga

25 febbraio 2023
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Quartu Per problemi di droga ha massacrato di colpi, riducendolo in fin di vita, il presunto debitore di qualche dose di troppo non pagata. Mentre il quarantaseienne Luca Lobina è da ieri mattina in fin di vita nel reparto di rianimazione dell’ospedale Brotzu di Cagliari, il suo aggressore, il venticinquenne Alessio Piludu, è finito a tarda sera nel carcere a Uta con l’ipotesi del reato di tentato omicidio. Già oggi potrebbe essere sentito dal pubblico ministero alla presenza del suo avvocato.

Sia la vittima che l’aggressore sono già noti alle forze di polizia per fatti di droga, e non solo. Luca Lobina proprio l’altro ieri è stato denunciato dai carabinieri quale autore, assieme a una complice, di un raid per le strade cittadine, con il danneggiamento di una trentina di auto allo scopo di rubare quanto c’era all’interno. La coppia non aveva esitato ad accanirsi con un punteruolo sulle vetture, come documentato dalle immagini di diversi sistemi di video sorveglianza in strada.

Tuttavia, quell’episodio risulta completamente distaccato dal pestaggio di ieri, avvenuto invece per questioni di droga. Alessio Piludu è stato arrestato dopo poche ore dal pestaggio dai carabinieri della Compagnia di Quartu, ai quali era stata segnalata la presenza di una persona nel parcheggio del cimitero distesa a terra e in stato di semi incoscienza e con la faccia e la testa insanguinate. Immediata la richiesta di un intervento del 118 che ha trasportato il malcapitato al pronto soccorso dell’ospedale Brotzu, dove è stato poi ricoverato in rianimazione con prognosi riservata.

Il paziente presentava, oltre alle numerose ferite e traumi alla testa e al volto, un orecchio quasi del tutto staccato e serie lesioni agli organi genitali. Chi lo aveva ridotto così aveva agito sicuramente in maniera feroce e accanimento. La ricostruzione dell’accaduto è ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia, diretti da comandante Michele Cerri, con l’indagato che si è chiuso nel totale silenzio. Ma gli elementi a suo carico raccolti dagli investigatori sarebbero inconfutabili. Secondo quanto finora emerso, con alcuni particolari importanti ancora da definire, tutto avrebbe avuto inizio in via Roma, nel centro storico di Quartu, dove abita Luca Lobina, ed è proseguito con diversi round fino al parcheggio del cimitero.

Qui si è concluso con la fase più cruenta e la resa definitiva di Luca Lobina, rimasto a terra in uno stato di semi incoscienza per i colpi ricevuti, forse anche con un corpo contundente, verosimilmente una spranga, che però non è stata ritrovata.

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