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Aggressioni e violenze in carcere, la Uilpa denuncia: 3 episodi in pochi giorni, situazione critica


	Il carcere di Uta
Il carcere di Uta

Michele Cireddu: «C’è un alto concentrato di detenuti con disturbi psichici, questo istituto ha il triste record di reazioni incontrollate»

09 marzo 2023
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Cagliari. Tre episodi di violenza avvenuti uno dopo l’altro nel carcere di Uta. Lo denuncia il sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria. Secondo quanto riferisce il sindacato in una nota di oggi 9 marzo un detenuto ha cercato di sottrarre il subuxone (una sostanza per il trattamento delle dipendenze da oppioidi) dal carrello dell’infermiera e avrebbe sferrato un pugno all’agente intervenuto. Un altro ancora avrebbe voluto fare una videotelefonata ai familiari fuori dall’orario consentito e al diniego opposto dall’agente avrebbe scagliato in aria un tavolino sfiorandolo. Il terzo, ricoverato al centro clinico, avrebbe preteso di avere la bomboletta con il fornellino nonostante fosse consapevole del divieto per il rischio dovuto alla presenza delle bombole di ossigeno. Quando gli è stato negato avrebbe minacciato di far esplodere le bombole e poi ha letteralmente distrutto la camera dove era ricoverato. 

La Uilpa denuncia una situazione sempre più critica. A Uta risultano detenute persone con disturbi psichiatrici, il segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele Cireddu commenta: «Continuano gli episodi di ordinaria follia nell’Istituto di Uta che continua a detenere il triste record di eventi critici. Sino ad ora abbiamo sentito varie autorità illustrare progetti per creare alternative per i detenuti psichiatrici ma di concreto non è mai stato assicurato alcun intervento. Di fatto questa tipologia di detenuti continua a creare lo scompiglio negli Istituti e, soprattutto nel carcere di Uta, dove è’ presente un altissima percentuale di detenuti che soffrono di disturbi psichiatrici. Allo stato attuale il sistema penitenziario – continua Cireddu – è diventato una vera “trappola” per gli operatori, in pratica nessuno vuole prendere in carico il grave problema dei malati psichiatrici, vengono abbandonati in carcere ed i poliziotti, che non sono di certo psichiatri, devono gestire questa tipologia che crea ogni tipo di disordine e di evento critico, mettendo a rischio la vita degli operatori e degli altri detenuti».

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