La Nuova Sardegna

Cagliari

Ambiente

Motocross sulle dune di Piscinas per 6 giorni e video sui social che pubblicizzano gli itinerari: bloccati a Olbia due turisti tedeschi

di Luciano Onnis
Motocross sulle dune di Piscinas per 6 giorni e video sui social che pubblicizzano gli itinerari: bloccati a Olbia due turisti tedeschi

Individuati dagli investigatori del Corpo forestale e intercettati mentre si imbarcano sul traghetto

3 MINUTI DI LETTURA





Arbus Per sei giorni hanno scorrazzato sulle spiagge e sulle dune di Piscinas con le loro moto da cross e poi pubblicavano i video sui canali social dedicati a itinerari da percorrere in moto nelle spiagge e arenili della Sardegna. Due turisti tedeschi sono stati individuati dagli investigatori del Corpo forestale della Sardegna e intercettati nel momento in cui stavano per imbarcarsi dal porto di Olbia su un traghetto diretto nella penisola. Per loro sono previste sanzioni che vanno dell'arresto fino a due anni e dell'ammenda da 15mila a 51mila euro.

Data la gravità del caso, nella ricerca dei due motociclisti tedeschi è stata intrapresa un'attività che ha coinvolto diverse strutture del Corpo forestale: le sale operative regionale e territoriali di Cagliari e Tempio a supporto dei forestali del Nucleo investigativo dell'Ispettorato di Cagliari e il personale della stazione forestale di Padru.

Secondo quanto accertato dai ranger sardi, i due turisti, nel giro di sei giorni, hanno percorso, procedendo da nord, diversi itinerari della Sardegna. I tracciati venivano regolarmente pubblicati in vari canali social specializzati per pubblicizzare itinerari “turistici”. L’esame dell’ultimo filmato, che riprende il transito dei due sulle inconfondibili dune di Piscinas nel litorale di Arbus, ha permesso di individuare gli incivili su due ruote mediante controlli sui canali social. Attraverso ulteriori verifiche presso le compagnie di navigazione, è accertato che i due si sarebbero imbarcati domenica scorsa dallo scalo di Olbia verso Livorno.

Pertanto da Cagliari è stata coinvolta una pattuglia della stazione forestale di Padru, che ha atteso i due all'imbarco. Dopo aver riscontrato la corrispondenza delle targhe dei veicoli, i forestali li hanno identificati quali autori delle scorribande ed è stato loro contestato il transito motorizzato illegale negli arenili e nei sistemi dunali. Le violazioni contestate sono diverse e anche di natura penale, poiché si configura il danneggiamento del sistema dunale (bellezza naturale tutelata dal Piano paesaggistico regionale) per il quale sono previste, in proporzione alla gravità, pene dell'arresto fino a due anni e dell'ammenda da 15.000 a 51.000 euro, oltre a a 400 euro ciascuno per violazioni amministrative alla legge regionale che vieta sia il transito negli arenili che il campeggio libero.

«Quello accertato – spiegano all’Ispettorato di Cagliari del Corpo forestale - è un reato particolarmente dannoso per il delicato equilibrio delle dune. Infatti l’azione meccanica degli pneumatici destabilizza il sistema dunale e sradica, o comunque danneggia, la flora psammofila, la cui presenza è fondamentale per l’equilibrio delle dune e innesca così fenomeni erosivi poiché la sabbia, non più trattenuta dalla vegetazione, viene rapidamente dispersa dal vento e dalle mareggiate».

«Chi usa le spiagge come piste per il fuoristrada – proseguono i forestali- non solo danneggia un ambiente naturale, ma anche compromette la legittima fruizione delle spiagge ai fini del duraturo sviluppo turistico della Sardegna. Lanciamo un appello affinché i cittadini segnalino analoghi illeciti ed altre emergenze ambientali direttamente al numero verde del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale 1515». 

Primo piano
Il tributo

Sassari, il figlio dell’uomo coinvolto nell’esplosione ringrazia i vigili del fuoco: «Avete salvato la vita a mio padre»

di Luca Fiori
Le nostre iniziative