La Nuova Sardegna

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Il caso

Seui sceglie di stare in Ogliastra, la provincia che ancora non c’è

di Giancarlo Bulla
Seui sceglie di stare in Ogliastra, la provincia che ancora non c’è

Il referendum consultivo indetto dal Comune: al seggio 634 votanti

24 marzo 2024
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Seui Quando la politica chiama, gli elettori rispondono. E in 484 scelgono di trovare casa nella provincia che non c’è. Seui ha scelto l’Ogliastra e il referendum è stato un successo: appena un mese fa, gli elettori che si erano presentati al seggio per scegliere il futuro presidente della Regione erano stati 472. Ieri, quando l’urna doveva indicare la nuova provincia di appartenenza (con un discreto numero di riserve, perché il nuovo piano della province sarde voluto dalla Regione è stato bloccato prima dal Governo e poi dalla Corte costituzionale e un verdetto è previsto tra un anno o forse anche più tardi), al seggio sono arrivati in 631.

Con l'affluenza decisamente sopra la media, quella del referendum consultivo indetto dal Comune ha superato quella delle elezioni regionali del 25 febbraio, quando votarono 472 elettori, il 32,3% degli aventi diritto, raggiungere il quorum del 33% dei 1017 elettori aventi diritto (esclusi i 442 iscritti nell’anagrafe degli italiani residenti all’estero) non è stato un problema. Il seggio presieduto dal sindaco Fabio Moi è stato allestito nel palazzo comunale, dove le operazioni di voto sono iniziate alle 8 e si sono concluse alle 22. A decidere lo svolgimento del referendum è stato il Consiglio comunale con una delibera approvata all’unanimità lo scorso 16 febbraio.

«Così come avevamo promesso durante la campagna elettorale – sottolinea il sindaco – abbiamo coinvolto i cittadini per la scelta della provincia di appartenenza. Sono soddisfatto della partecipazione. In tanti hanno sfruttato l’opportunità di esprimere democraticamente la scelta dell’ambito di riferimento del comune».

La scheda elettorale conteneva il seguente quesito: «Vuoi che Seui sia inserito nella città metropolitana di Cagliari o nella provincia dell’Ogliastra?». Poco importava, a quanto pare, che la provincia dell’Ogliastra esista solo sulla carta e che la Città metropolitana di Cagliari, almeno per il momento, sia lontanissima da Seui e non preveda l’accorpamento di un Comune del Sud Sardegna. Quando la Corte costituzionale deciderà cosa fare con la delibera regionale che istituiva 6 province e 2 città metropoltiana, a Seui avranno già scelto la migrazione in Ogliastra. Cosa che non era capitata con l’analogo referendum del 23 maggio 2004. All’epoca non si raggiunse il quorum del 33% perché votarono solo 450 elettori: 365 scelsero Cagliari, 60 l’Ogliastra e 16 Nuoro.

Ecco perché stavolta era stato previsto che “qualora non venisse raggiunto il quorum del 33% dei votanti il consiglio comunale seguirà le indicazioni espresse dalla maggioranza dei votanti”. Dietro l’esigenza di trovare una “casa” ci sono le tante difficoltà che i cittadini devono affrontare perché il comune di Seui fa parte della provincia del Sud Sardegna ma è inserito nella circoscrizione elettorale e nella Asl dell’Ogliastra. L’Inps, invece, è quello di Cagliari e Senorbì, mentre la diocesi e il tribunale di riferimento sono a Lanusei e la compagnia dei carabinieri è quella di Isili. Seui, poi, dista da Cagliari 102 chilometri, 110 da Nuoro, 50,6 da Lanusei e 70 da Tortoli. Purtroppo la rete stradale in gran parte tortuosa è per lunghi tratti fatiscente e i tempi di percorrenza sono lunghissimi.

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