La Nuova Sardegna

Cagliari

La tragedia

Il sub morto annegato durante un’immersione

Il sub morto annegato durante un’immersione

Il corpo di Gian Luca Perra, 56 anni, è stato recuperato a pochi metri dalla riva

3 MINUTI DI LETTURA





Cagliari La passione per il mare e per le immersioni nei fondali rocciosi di Cala Regina sono stati stavolta fatali a chi quello specchio d’acqua conosceva benissimo e che aveva eletto a proprio paradiso per trascorrere i suoi momenti di serenità. Gian Luca Perra, 56 anni, sub amatoriale originario di Cagliari, è morto nel suo eden marino durante una escursione in un fondale abbastanza basso, a pochi metri dagli scogli affioranti del suggestivo tratto del litorale quartese. L’ipotesi più realistica è che sia annegato per un malore che lo ha colto improvvisamente senza lasciargli neppure la possibilità di raggiungere la riva vicina.

Lo ha ripescato in acqua che galleggiava fra gli scogli il personale della Guardia costiera, accorso da Cagliari a Cala Regina con la motovedetta di pronto intervento e un gommone adatto a muoversi a ridosso della scogliera. Il medico legale Roberto Demontis, arrivato sulla motovedetta per una prima ricognizione sul cadavere quando è stato issato a bordo, avrebbe confermato la morte per annegamento. Ma sarà più preciso con l’effettuazione dell’autopsia prevista nella prossima settimana.

Al ritorno sulla banchina della Guardia Costiera in piazza Deffenu, c’era ad attendere anche la Squadra mobile con il suo primo dirigente Davide Carboni e la squadra Scientifica. Una presenza insolita per un annegamento in mare, ma ogni dubbio sulle cause del decesso è stato subito sciolto e la salma è stata trasferita all’ospedale Brotzu per l’autopsia chiesta dal magistrato. L’allarme per il corpo inanimato di una persona che affiorava in acqua fra gli scogli è stato dato intorno alle 9 da un altro sub, un tedesco che si era immerso nello stesso tratto di mare di Cala Regina. Tornato a riva, si è rivolto ai bagnanti che erano in spiaggia e ha spiegato di aver avvistato vicino alla scogliera quello che sembrava il corpo inanimato di una persona che galleggiava in acqua a pochi metri da terra. Un altro turista ha immediato chiamato il numero unico di emergenza 112 che lo ha messo in comunicazione con la centrale operativa della Guardia costiera. Dalla banchina della Capitaneria di porto in piazza Deffenu, dove poco prima era stata portata la salma della donna trovata morta in mare al Poetto, è partito immediatamente per Cala Regina il gommone di pronto intervento in mare che ha impiegato una ventina di minuti ad attraversare il Golfo degli Angeli e raggiungere il punto segnalato. Il cadavere è stato subito avvistato e ripescato, ma qualcosa da accertare ha suggerito agli operatori di bordo di richiedere un approfondimento e per questo è stato portato a Cala Regina con il mezzo veloce Cp320 il medico legale, che aveva appena finito di effettuare l’esame esterno sul corpo della donna annegata al Poetto e ripescato due ore prima per essere poi portato in Capitaneria di porto. L'identità del sub morto è stata scoperta dai documenti personali trovati in quella che i carabinieri hanno ritenuto fosse la sua auto ferma nel parcheggio antistante Cala Regina.

Primo piano
Omicidio di Orune

Luigi Contena un anno fa nell’ovile distrutto dal fuoco

Le nostre iniziative