Buttavano rifiuti pericolosi nel parco naturale: inquinatori seriali denunciati
Patente ritirata a uno degli uomini colti sul fatto mentre smaltiva la spazzatura durante gli accertamenti della Forestale
Cagliari Proseguono incessanti le operazioni di contrasto all’abbandono dei rifiuti nel Parco naturale regionale di Molentargius–Saline, un inquinatore seriale colto sul fatto dagli agenti del Corpo forestale. Durante tali verifiche, il personale ha individuato due ingenti accumuli di rifiuti speciali, anche pericolosi, collocati in prossimità di una vasca stagnale in località Perdalonga – Costa Bentu, agro di Quartu. I materiali – costituiti da terre, inerti, masserizie e altro – risultavano depositati nel tentativo di colmare lo specchio acqueo.
A seguito di accertamenti e indagini, gli inquirenti hanno individuato il soggetto responsabile dell’illecito e proceduto al sequestro di un’ampia porzione dell’area protetta interessata dall’accumulo dei rifiuti. Il responsabile è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Proseguono gli accertamenti volti a individuare i proprietari – pubblici e privati, inclusa la Regione Autonoma della Sardegna – dei terreni interessati, che dovranno provvedere alla bonifica qualora non ottemperi il responsabile.
Fra le operazioni compiute dagli agenti forestali, c’è anche un incivile conferitore seriale di rifiuti domestici a Medau Su Cramu, sempre all’interno del Parco, colto in flagranza.
I forestali hanno accertato che l’uomo, con cadenza regolare da almeno sei mesi, smaltiva illegalmente i rifiuti domestici abbandonandoli in via Is Arenas, strada di accesso al Parco da Quartu. Una volta ricostruita la modalità operativa, il personale del Corpo forestale ha predisposto mirati appostamenti, sorprendendo l’autore in flagranza mentre depositava in luogo pubblico a Medau Su Cramu alcuni grossi sacchi contenenti rifiuti domestici, trasportati con la propria autovettura dalla vicina abitazione. In applicazione delle norme che inaspriscono le pene per l’abbandono dei rifiuti, gli agenti hanno proceduto al ritiro immediato della patente di guida, ai fini della successiva sospensione da parte del Prefetto (4–6 mesi). L’uomo, residente all’interno dell’area protetta, risultava inoltre non iscritto agli elenchi TARI, privo quindi dei contenitori regolari per il conferimento dei rifiuti. Oltre alle sanzioni previste, dovrà sostenere le spese di bonifica degli episodi precedenti, a carico dell’Ente Parco e del servizio comunale di raccolta, e la regolarizzazione della propria posizione tributaria presso il Comune. Sono in corso ulteriori verifiche per individuare eventuali corresponsabili.(l.on)
