Scarcerato il giorno prima, minaccia di morte la madre e il fratello: 26enne arrestato
Gonnosfanadiga, l’uomo è stato bloccato dai carabinieri dopo un tentativo di fuga: aveva un bastone di ferro e una tanica di benzina
Gonnosfanadiga Nuovo arresto per maltrattamenti in famiglia per il 26 enne Alessio Labarbera, disoccupato di Gonnosfanadiga. il giorno dopo il rito direttissimo per un precedente uguale episodio di violenza nei confronti della madre e del fratello. È accaduto nel pomeriggio di ieri 14 dicembre. L’episodio si colloca all’interno di una sequenza di comportamenti violenti concentrati in un arco temporale estremamente ristretto.
Soltanto il giorno precedente, infatti, lo stesso giovane era già stato destinatario di un intervento dei carabinieri, conclusosi con l’arresto per aggressione a familiari e resistenza a pubblico ufficiale. In quella circostanza, all’esito del giudizio per rito direttissimo, l’uomo era stato rimesso in libertà, con obbligo di firma in caserma. Secondo quanto ricostruito dai militari, una volta rientrato in libertà, l’indagato si sarebbe nuovamente recato presso l’abitazione della madre, dando luogo a una nuova condotta intimidatoria e violenta. In tale contesto avrebbe danneggiato l’immobile e rivolto gravi minacce di morte nei confronti della donna. Non solo: Alessio Labarbera avrebbe esteso le proprie minacce anche al fratello, prospettando l’incendio dell’abitazione e dell’autovettura di quest’ultimo, arrivando a cospargere il veicolo con una tanica di benzina. Una condotta che ha spinto i familiari a rivolgersi nuovamente al 112. Allertati nuovamente, i carabinieri sono intervenuti riuscendo a intercettare il soggetto nel centro abitato. Dopo un breve tentativo di fuga, il giovane è stato bloccato e immobilizzato mentre era armato di un bastone in ferro. Nel corso dell’operazione sono stati sottoposti a sequestro anche la tanica contenente carburante e due accendini di cui l’arrestato aveva la disponibilità. Ricostruita l’intera vicenda, il 26enne è stato arrestato e, terminate le formalità di rito, tradotto presso la casa circondariale di Uta in attesa dell’udienza di convalida.(l.on)
