La Nuova Sardegna

Diossina nel latte di capra, allarme a Portoscuso

Diossina nel latte di capra, allarme a Portoscuso

Il sindaco Giorgio Alimonda ha emanato un'ordinanza di distruzione delle confezioni di latte caprino prodotto in un allevamento in località «Terra Noa»

29 aprile 2014
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PORTOSCUSO. Dopo il piombo adesso anche la diossina. È sempre più avvelenato il latte a Portoscuso. Il sindaco del comune del Sulcis Iglesiente, Giorgio Alimonda, ha emanato un'ordinanza di distruzione delle confezioni di latte caprino prodotto in un allevamento in località «Terra Noa». A spingere il primo cittadino a prendere il provvedimento, che prevede la distruzione e lo smaltimento, secondo le norme, del latte contaminato, la nota dell'Asl numero 7 con cui si comunica che «l'Istituto zooprofilattico sperimentale ha trasmesso il rapporto di prova (il numero 58190 del 24 aprile 2014) che evidenzia i superamenti dei limiti delle norme di legge per quanto riguarda la presenza di diossine, furani e PCB e Diossina-simile nel latte prodotto nell' allevamento caprino». L'ordinanza di distruzione del latte è l'ultima in ordine cronologico emanate dal sindaco. L'11 aprile scorso erano state firmate tre analoghe ordinanze per la presenza di piombo nel latte di allevamenti ovini. Il caso è finito anche sui banchi del Consiglio regionale mentre lo stesso sindaco aveva sollecitato un intervento delle istituzioni affinchè si potesse affrontare il problema e, allo stesso tempo, andare incontro alle esigenze degli allevatori. Il caso ha subito provocato reazioni politiche: per Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia e primo firmatario di una delle mozioni presentate all'Assemblea, «gli assessori della Sanità e dell'Ambiente devono prendere in mano la situazione per capire e risolvere i problemi senza attendere la discussione delle mozioni».

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