La Nuova Sardegna

Sardegna a fuoco: mille incendi in più dell'anno scorso

di Tamara Peddis
Sardegna a fuoco: mille incendi in più dell'anno scorso

L'arresto da parte dei carabinieri di Iglesias dei due piromani ritenuti responsabili di venti roghi nel Sulcis occasione per il primo preoccupante bilancio ufficiale della stagione anticendi. Il direttore del Corpo forestale: enormi i costi per la comunità

22 agosto 2014
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CAGLIARI. I carabinieri della compagnia di Iglesias e il personale del corpo forestale di vigilanza ambientale della Sardegna, ieri hanno arrestato due uomini di Gonnesa con precedenti penali, si tratta di Vincenzo Pala, 60 anni, e di Alessandro Coghe,27. Sono ritenuti responsabili di aver appiccato almeno in 18 occasioni altrettanti roghi nell’area compresa tra Iglesias e Carbonia.

Il comandante della compagnia carabinieri di Iglesias, il capitano Nicola Pilia ed il responsabile del servizio territoriale dell'ispettorato ripartimentale di Iglesias, il dottor Alberto Sattanino, hanno reso noto i dettagli sull’arresto dei due piromani seriali che attraverso attivita’ tecniche e pedinamenti/avvistamenti, operati congiuntamente dalle due forze di polizia, sono stati individuati quali gli autori dei numerosi roghi che sin dall’inizio dell’estate hanno devastato almeno 130 ettari di macchia mediterranea, sugherete, pinete, alberi di eucaliptus.

Utilizzando un innesco molto semplice confezionato con una sigaretta ed alcuni cerini, i due sono i responsabili anche dell’incendio che il 3 luglio 2014 ha reso necessario evacuare alcuni reparti dell’ospedale Sirai di Carbonia a causa del fumo intenso prodotto dal rogo divampato nelle immediate vicinanze dell’ospedale.

In un'altra occasione l’incendio appiccato dai piromani aveva interessato un’abitazione lambendo il deposito di gas (circa mille litri), all’interno del cortile, che solo per un caso fortuito non era esploso. Anche nell’occasione era stato necessario evacuare i residenti.

L’estrema pericolosita’ dei roghi, spesso alimentati dal forte vento che rende imprevedibile lo sviluppo anche di un banale incendio di sterpaglie, ha determinato i militari dell’arma e gli operatori del corpo forestale nelle indagini volte a individuare i responsabili che dovranno ora rispondere di incendio boschivo e danneggiamento a seguito di incendio.

Nel corso della conferenza stampa Sattanino ha proposto i dati della campagna antincendi 2014 e si conferma che questa è una stagione dove i roghi sono aumentati. Nel 2014 finora in Sardegna sono stati appiccati 2.590 incendi che hanno devastato 6.401 ettari di territorio, con una media per rogo di 2,47 ettari. Lo scorso anno erano 1.545 per complessivi 13.538 ettari distrutti. Negli ultimi 13 anni la media del numero di incendi che hanno interessato tutta la Regione è di 1.780. L’anno nero, per estensione del territorio interessato dagli incendi, è il 2009 che ha visto andare in fumo 34.740 ettari di boschi e macchia.

«La campagna antincendio quest’anno sta andando abbastanza bene anche se la cifra del 2014 risulta più alta anche perchè ora possiamo contare su un nuovo e più preciso sistema di monitoraggio che consente di tenere sotto controllo anche i roghi minori», ha commentato Sattanino.

«Sono altissimi i costi sociali della piaga degli incendi in Sardegna - ha rimarcato Sattanino - oltre all’esborso di soldi pubblici per gli interventi di spegnimento basti pensare che la flotta degli elicotteri costa 4 milioni di euro, ogni volta che un elicottero si alza in volo per un rogo la spesa va dai 3 ai 4 mila euro».

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