La Nuova Sardegna

Film Festival, l’attore Pannofino incontra gli operai di Alcoa

di Gianfranco Nurra
Film Festival, l’attore Pannofino incontra gli operai di Alcoa

Protagonista di “Patria”del regista Felice Farina su una fabbrica che chiude

12 ottobre 2014
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CARBONIA. Un altro momento di grande cinema d’autore, al Mediterraneo Film Festival. Dove è stata la volta di “Patria”, il film di Felice Farina con Francesco Pannofino che attraverso i dialoghi di una notte, in una fabbrica che sta chiudendo e che ricorda per la sua vicenda quella delle aziende sulcitane in crisi ripercorre, anche attraverso documenti inediti o poco conosciuti, la storia d’Italia degli ultimi trenta anni.

Un film che riesce a far rimeditare il passato a chi ha vissuto quell’epoca e che consente ai più giovani di scoprire la loro storia. Mattatore, nell’incontro con il pubblico, Francesco Pannofino, che è sicuramente uno dei più eclettici personaggi del mondo dello spettacolo italiano. Noto soprattutto per essere il doppiatore ufficiale di George Clooney e per aver prestato la propria voce, tra gli altri, a Denzel Washington, Kurt Russell, Antonio Banderas, Jean-Claude Van Damme e Mickey Rourke, è anche, e non di secondo piano, attore, cantante, presentatore. Un personaggio a tutto tondo in grado di affascinare il pubblico.

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“Patria” è un film nel quale alla fine, dallo sguardo verso le vicende del passato, delle sue luci e delle sue ombre si intravvede la speranza – ha spiegato -. C’è un futuro migliore che si può costruire. I giovani hanno una grande responsabilità e possono avere un ruolo. Ma serve più coscienza di sé, maggiore impegno e una grande forza di lottare. E, soprattutto, una visione chiara del mondo che vorrebbero per il loro futuro.

Nella mattinata Pannofino, insieme a Felice Farina si è recato a Portovesme a incontrare gli operai dell’Alcoa e manifestare loro la solidarietà. Un visita in qualche modo emblematica, in una sorta di prosecuzione del film. Stessa crisi, stessa torre dalla quale i disperati hanno talvolta minacciato gesti estremi, la fabbrica sulcitana sostituisce quasi lo scenario di Patria ma restano identici i problemi e i drammi dei lavoratori.

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