La Nuova Sardegna

Carloforte, al Nautico ritorna il battesimo del mare

Carloforte, al Nautico ritorna il battesimo del mare

L'antica tradizione, che vedeva i neoiscritti all'istituto cimentarsi per la prima volta con le attività marinaresche, è stata ripresa al centro velico Nettuno

24 ottobre 2014
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CARLOFORTE. Ritorna il “battesimo del mare” al nautico. L'antica tradizione, che vedeva i neoiscritti all'istituto tecnico nautico di Carloforte cimentarsi per la prima volta con le attività marinaresche, è stata ripresa nei giorni scorsi, al centro velico Nettuno. Come ha spiegato la dirigente Sally Vallebona, “l'input è arrivato anche dall'entusiasmo che ci hanno messo i ragazzi in un anno scolastico propizio, considerando le numerose iscrizioni, per cui abbiamo potuto comporre tre prime”. In effetti, era da tempo che il nautico (oggi istituto di logistica e trasporti, confluito, insieme al liceo ex magistrale, nell'istituto superiore di Carloforte) non vedeva una settantina di iscritti e tre classi ai nastri di partenza. Con alunni provenienti anche da oltre sponda, che hanno deciso di seguire tale corso di studi per avere un'opportunità occupazionale in più in futuro. Così, tra chi il mare e le barche già le conosceva e chi meno, stamane gli studenti hanno provato natanti quali optmist, 4.20, windsurf, canoe e la gloriosa Altair, lancia a vela latina detentrice di successi importanti. L'idea, è quella di far attecchire negli allievi la passione per il mare e le attività ad esso legate, dalle lezioni in aula alla pratica, anche di natura sportiva. Allo scopo, una preziosa collaborazione è offerta dal Gruppo Vela della Lega Navale Italiana di Carloforte, che segue i velisti – studenti in allenamenti e regate. Sul piano formativo, una lieta novità in fase di attuazione è la rete dei nautici sardi, pronti a costituire una fondazione avente lo scopo di fornire una valida formazione biennale post diploma. Tra corsi avanzati necessari agli imbarchi e specializzazioni su alcuni settori (ad esempio il diporto), si vuole offrire ai diplomati la possibilità di immettersi direttamente nel mercato del lavoro senza dover necessariamente emigrare oltre Sardegna. (simone repetto)

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