Patrizia Cau al raduno nazionale Cadetti A
Lodine, la giovanissima atleta della polisportiva taekwondo di Ollolai è stata selezionata dalla Fita
LODINE. Patrizia Cau, tredicenne di Lodine, è in partenza per il raduno nazionale dei Cadetti A di taekwondo. È la terza atleta della Polisportiva Barbagia di Ollolai, a indossare la maglia azzurra, dopo Luana Bussu e Alba Delussu. Patrizia è stata convocata per il primo raduno nazionale dei cadetti A che si terrà presso il Centro di Preparazione Olimpica “Bruno Zauli” di Formia.
Partirà domenica 6 aprile, sarà accolta presso la prestigiosa scuola laziale fino a giovedì 10 e in questa prima fase, insieme a tanti altri atleti distintisi nell’ultimo campionato italiano, sarà tenuta sotto osservazione dalla commissione tecnica federale incaricata di formare la squadra azzurra che parteciperà ai prossimi campionati del mondo dei Cadetti A (12–14 anni) nella specialità combattimento individuale. La prossima estate infatti, a Baku, in Azerbaigian, si terrà il primo campionato del mondo riservato alle classi giovanili maschili e femminili, il futuro del taekwondo olimpico italiano. La Fita (Federazione Italiana Taekwondo) visti i brillanti risultati conseguiti in questi ultimi tempi con gli azzurri Juniores (15-17 anni) ai campionati europei e mondiali appena conclusisi, ha pensato bene di investire sulle giovani promesse pescando talenti dai vivai societari. E la scuola ollolaese ha appunto un vivaio vivace e di alto livello tecnico.
Un vivaio nel quale la Fita ha già attinto, in altre due occasioni, selezionando per il raduno nazionale Alba Delussu e Luana Bussu.
Patrizia, frequenta da anni le impegnative e severe lezioni impartite dal maestro Efrem Arbau e oggi, ancora giovanissima, raccoglie già i frutti delle sue fatiche.
Lo scorso anno ha conseguito il grado di cintura nera 1° Poom; detiene da alcuni anni il titolo di campionessa regionale e ha partecipato per due anni consecutivi ai campionati italiani, nei quali ha conquistato il titolo di vice campionessa italiana dei pesi leggeri. È in virtù di ciò che è stata notata dalle autorità federali nazionali. Ora, come non si stanca di ripetere il suo preparatore: «Rimbocchiamoci le maniche, abbiamo percorso un buon tratto di strada, ma siamo ancora al primo miglio, le selezioni nazionali diventeranno sempre più difficili – dice Arbau – . Abbiamo la preparazione e lo spirito giusto per affrontare il lungo sentiero che, alla fine, premierà un solo rappresentante per ogni categoria di peso». Un buon auspicio per Patrizia.