La Nuova Sardegna

Nuoro

Scoppia la guerra tra cercatori di funghi: “antunna” a rischio

di Tito Giuseppe Tola
Scoppia la guerra tra cercatori di funghi: “antunna” a rischio

Macomer, i gruppi locali contro quelli del Cagliaritano L’accusa è di raccolta senza criteri a scopo commerciale

22 aprile 2014
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MACOMER. Vengono soprattutto dalla zona di Cagliari e battono a pettine le campagne alla caccia di “antunna di ferula” (pleurotus eryngii), pregiatissimo fungo tipico di questa stagione. Se prima erano tollerati, adesso i conflitti sono sempre più frequenti. In tempi di crisi non poteva essere diversamente. I funghi sono merce preziosa e il pleurotus (antunna) è molto apprezzato, ma soprattutto quotato. Nelle piazzole della ss. 131 tra Oristano e Losa è possibile trovarlo in vendita da quindici a venti euro al chilo, ma a Cagliari lo pagano anche trenta. Lo comprano i titolari di ristoranti e pizzerie ed è venduto nei mercati, dove ha una quotazione diversa da quello coltivato in campo aperto, che rassomiglia moltissimo a quelli che crescono spontaneamente. Se si è in tanti si arriva a raccoglierne anche cinque chili, il che significa guadagnarsi la giornata, ma se si è fortunati se ne raccolgono anche di più.

La guerra dei funghi contrappone i cercatori locali a gruppi di cercatori (vere e proprie comitive) che arrivano dal Cagliaritano, ma anche questi ultimi ai proprietari dei terreni, spesso allevatori ai quali non piace che il pascolo venga calpestato da sconosciuti che non sempre chiudono i cancelli e talvolta si arrampicano sui muri a secco facendoli crollare o aprendo brecce. I cercatori che vengono dalla zona di Cagliari mostrano di conoscere bene il territorio, soprattutto le zone dove cresce il pleurotus. Che non si tratta di appassionati che ne raccolgono un quantitativo ragionevole, quanto basta per il consumo familiare o per regalare agli amici, ma di gruppi organizzati: lo dimostra il fatto che ne raccolgono quantità notevoli. Ciò induce a pensare che probabilmente si dedichino alla raccolta più per fini commerciali che per passione.

L’assalto dei cercatori di funghi non piace a nessuno. Spesso danneggiano i muri a secco. Talvolta non chiudono l’accesso ai fondi e accade che del bestiame esca, incustodito, raggiungendo le strade dove crea pericolo. È accaduto che qualcuno abbia squarciato le gomme delle auto lasciate in sosta nelle strade di campagna. Questo la dice lunga sul fastidio suscitato dalla presenza dei cercatori di funghi. Per evitare danneggiamenti c’è sempre qualcuno che rimane di guardia sul posto dove vengono parcheggiate le macchine.

Quella compiuta dai cercatori organizzati è considerata una vera e propria razzia che depaupera il territorio. Negli anni scorsi venne presentata una legge regionale che prevedeva limitazioni nelle quantità di funghi da raccogliere. La proposta limitava il quantitativo a tre chili a persona. Per la raccolta ai fini commerciali la proposta di legge prevedeva un limite di dieci chili. Erano inoltre previsti ulteriori limiti per i non residenti. L’amministrazione comunale aveva approntato un regolamento per recepire la legge regionale (che non è stata mai approvata) e calarla nella dimensione locale. Per alcune specie erano previste norme di tutela. Anche il regolamento comunale, inapplicabile senza la legge, è rimasto lettera morta. La raccolta senza regole del pleurotus, intanto, rischia di farlo sparire da una zona dove è presente da sempre.

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