La Nuova Sardegna

Nuoro

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Dalle Alpi al mare per allenarsi

Gli sciatori della nazionale elvetica di sci di fondo a Cala Liberotto

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OROSEI. Dalle nevi delle Alpi svizzere alle candide spiagge di Cala Liberotto. Per i sette componenti della nazionali elvetica di sci di fondo alloggiati presso l’Hotel Tirreno di Cala Liberotto non si tratta però di una vacanza premio per i lusinghieri risultati ottenuti nelle ultime olimpiadi invernali di Sochi ma di un normale step di preparazione in vista della prossima stagione agonistica che prenderà il via a novembre e che avrà il suo momento clou con i mondiali in Svezia a febbraio. E come fanno ad allenarsi lontano dalla neve gli sciatori di fondo lo spiegano i due fratelli Cologna, Claudio (28 anni e due medaglie d’oro a Sochi) e Gian Luca 24 anni, punti di forza della nazionale svizzera.

Di origini italiane come suggerisce il cognome, la famiglia Cologna vive nel canton Grigioni, antica regione elvetica dove ancora si parla il romancio. «Per noi sciatori l’estate è un periodo molto importante per la preparazioni di fondo – spiegano i due olimpionici al termine di una mattina di duro allenamento appena conclusa sotto la rigida guida del trainer Ivan Hutac – Facciamo molta corsa e tanta bicicletta per fare fiato, e dunque è necessario trovare luoghi adatti per svolgere quanto più possibile attività sportive all'aperto. Gli anni scorsi in estate ci siamo allenati a Palma di Majorca, quest’anno invece la Federazione ha scelto l’Hotel Tirreno di Cala Liberotto e dobbiamo dire che la location è perfetta. Sia come struttura ricettiva che come panorama circostante e come clima».

Ma loro sono qui per sudare, e allora sveglia presto la mattina, robusta colazione in albergo alle 8, e poi via per almeno tre/quattro ore in bicicletta o sugli skiroll per le strade provinciali.

Gli skiroll altro non sono che una sorta di sci a rotelle ideati appunto per l’allenamento estivo degli sciatori di fondo ma che ora stanno prendendo piede anche come disciplina sportiva autonoma. Ma le fatiche non sono finite: dopo un sostanzioso pranzo al ristorante del Corallo (sempre per rimanere “nell’enclave svizzera” di Cala Liberotto) i sette sciatori di fondo della nazionale elvetica devono fare un passaggio obbligatorio in palestra per specifici esercizi di potenziamento. Poi l’agognato premio: una nuotata corroborante e ristoratrice nelle cristalline acque di Porto Corallo. «Questa – dicono con un sorriso i due fratelli Cologna – è sicuramente la parte più divertente di tutta la preparazione». (a.f.)

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