Abusi sessuali, oggi Deiana davanti al gup
Prima udienza preliminare per l’allenatore di pallamano: il giudice decide sul rinvio a giudizio
NUORO. A poco più di due mesi dalla richiesta di rinvio a giudizio, e da altrettanti di prese di posizione, commenti, difese strenue e tanti attestati di solidarietà, questa mattina, al quarto piano del Palazzo di giustizia, la palla passerà al gup. Sarà lui, a decidere se l’allenatore di pallamano dell’Hac Nuorese, Roberto Deiana, debba o meno essere rinviato a giudizio con l’accusa pesante di aver abusato di due sue giocatrici, all’epoca dei fatti entrambe minorenni. O se invece debba meritare una sentenza di proscioglimento. Ma la vera discussione che ci sarà oggi nell’aula del gup, riguarderà l’eventuale rito al quale potrebbe accedere Deiana. Il suo avvocato, Francesco Lai, nell’eventualità del giudizio dovrà dunque scegliere se chiedere un rito abbreviato o se invece andare a dibattimento. In entrambi i casi, comunque, trattandosi di vicende che hanno riguardato minori, il processo si terrà a porte chiuse. Solo che nel primo, ovvero in caso di rito abbreviato, il giudice deciderà allo stato degli atti, sulla base delle testimonianze e degli atti già raccolti. Mentre nel secondo caso, ovvero a dibattimento, le prove si formeranno in aula, risentendo i testimoni già sentiti dalla polizia.
Le accuse nei confronti di Deiana non sono semplici da sostenere, ma l’allenatore e la sua difesa non disperano. E Deiana conta sul sostegno di un mucchio di altre giocatrici, di genitori delle stesse, e di amici. L’accusa, dal canto suo, con il pm Giorgio Bocciarelli, ritiene di avere buone carte in mano per chiedere il processo e ottenere anche una condanna. Secondo la Procura, infatti, Deiana, «approfittando della propria condizione di allenatore», avrebbe molestato una giocatrice «invitandola nella propria stanza d’albergo, con la scusa di visionare i filmati di una partita, in seguito anche l’invio di alcuni sms e messaggi su Facebook, nonché vantandosi di poter intercedere positivamente per la sua carriera di giocatrice di pallamano». Le molestie anche nei confronti di una seconda giocatrice sarebbero avvenute tra Nuoro, Teramo e Misano Adriatico, tra il 2011 e il gennaio 2013. «Ho sempre trattato le mie giocatrici con rispetto – aveva detto Deiana – la prima si è solo voluta vendicare perché l’avevo estromessa dalla squadra. E ha convinto anche l’altra».