La Nuova Sardegna

Nuoro

Mamoiada inaugura Mater il suo museo archeologico

di Mattia Sanna
Mamoiada inaugura Mater il suo museo archeologico

Oggi alle 17.30 il taglio del nastro nella casa appartenuta a don Agostino Meloni Un’esposizione a tema, un luogo di narrazione e conservazione della memoria

17 maggio 2014
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MAMOIADA. Il borgo della Barbagia rinnova la sua scommessa sulla cultura. Chi l’avrebbe mai detto che un piccolo centro, un microcosmo disperso nell’entroterra della Sardegna sarebbe diventato, in pochi anni, uno dei riferimenti dell’erudito mondo intellettuale. Isolano e nazionale? Forse, all’inizio di tale impresa, non ci avrebbe creduto nemmeno il primo cittadino, Graziano Deiana, uomo plasmato dalla campagna, dal carattere ostinato e determinato. Uno degli inventori di questo ambizioso progetto. Chissà, poi, se ci credevano fino in fondo i tre soci della cooperativa Viseras, gestori del sistema museale cittadino. Nonostante il nome scelto per la loro azienda tradisca una dimensione magica e sognante, qualche dubbio sicuramente ce l’avevano. E, forse, non ci credeva nemmeno Agostino Melis, assessore delegato della materia, il quale non nasconde un certo stupore, quando evidenzia il fatto che, su uno sperduto villaggio del nuorese, si sia riusciti a richiamare l’attenzione di personaggi di notevole levatura e spessore. Eppure, a questa comunità di appena 2500 anime bisogna dare il merito, di essersi saputi riscattare. E di aver costruito qualcosa di grandioso. Una rete dei saperi, che li fa diventare una sorta di Atene sarda, “post litteram”. Oggi, il sindaco taglierà il nastro di una nuova ambiziosa struttura. La cerimonia é fissata alle 17.30 in via Manno 18. Nel palazzo, che accoglie l’associazione culturale Atzeni-Beccoi.

Il nome. Mater è il nome scelto per l’esposizione. Riportando e richiamando all’origine della vita, alla culla delle esistenze e delle civiltà, Mater é un racconto. La storia di un territorio, del suo patrimonio archeologico, delle sue radici arcaiche. Un’esposizione tematica, un luogo di narrazione e conservazione, una memoria collettiva, che consente al visitatore di interagire, sfruttando un approccio fatto di esperienze e sollecitazioni. Alla base di tale percorso, vi é un ampio utilizzo delle tecnologie di ultima generazione. L’ospite diventa, complice e protagonista di un affascinante e meraviglioso itinerario. Dialogante e multimediale. Prodotto di un originale e strabiliante lavoro, realizzato dalla Studio Azzurro. Celeberrima società milanese, specializzata in videoinstallazioni e percorsi sensibili.

Location. Particolarmente significativa risulta, inoltre, la location. Uno stabile di proprietà del Comune. Un’antica abitazione padronale appartenuta a don Agostino Meloni e ad una delle famiglie aristocratiche del paese: i Golosio.

Perfino la data odierna acquista, del resto, un significato ed una valenza particolari. Il 17 maggio ricorre, infatti, l’ottava edizione de la “Nuit européenne des musées”.

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