Processo Rocca, in aula la polizia e il presunto confidente
NUORO. Questa mattina, dopo la pausa della scorsa settimana, in corte d’assise riprenderà il processo per l’omicidio della casalinga gavoese Dina Dore. In aula verranno sentiti altri testi della...
NUORO. Questa mattina, dopo la pausa della scorsa settimana, in corte d’assise riprenderà il processo per l’omicidio della casalinga gavoese Dina Dore.
In aula verranno sentiti altri testi della lista del pubblico ministero Danilo Tronci. Tra questi ci sarà il dirigente della squadra mobile di Nuoro, Fabrizio Mustaro, che sin dall’inizio, ovvero all’epoca dell’omicidio di cinque anni fa, aveva seguito le indagini, sentito i vicini, e scavato nella criminalità del paese e non solo per cercare di sciogliere il giallo della morte della povera Dina. Toccherà a lui, dunque, oggi, ripercorrere le fasi salienti dell’inchiesta, e rispondere alle domande dell’accusa, della parte civile con gli avvocati Mariano e Massimo Delogu, e dalla difesa rappresentata dagli avvocati Mario Lai e Angelo Manconi. Oltre al dirigente della Mobile nuorese, oggi, la corte d’assise presieduta dal giudice Antonio Luigi Demuro, sentirà anche Gavino Pira. Un allevatore di Gavoi che più volte è stato citato nelle scorse udienze perché indicato come il presunto confidente di un poliziotto di Macomer che aveva indirizzato gli investigatori sulla pista che portava a Francesco Rocca. Anche nell’udienza di oggi, dunque, la carne al fuoco sarà tanta e non mancheranno le sorprese e i piccoli colpi di scena. Il processo Rocca proseguirà poi con due udienze fissate per la prossima settimana: lunedì 26 e giovedì 29. (v.g.)