La Nuova Sardegna

Nuoro

IL SOLE, LA LUNA, LE STELLE Esplode la primavera. Sa pipia de maju simbolo del passaggio delle stagioni

IL SOLE, LA LUNA, LE STELLE Esplode la primavera. Sa pipia de maju simbolo del passaggio delle stagioni

L’almanacco di Tonino Bussu

27 maggio 2014
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Il mese di maggio richiama la fioritura, la primavera inghirlandata, la natura che sembra esplodere in un tripudio di gioia dove il fiore è il simbolo della rinascita, della bellezza, della perfezione. Ogni popolo interpreta questa giovinezza della natura a modo suo con simboli eloquenti, eventi esemplari e tradizioni che sembrano rendere omaggio proprio alla primavera e festeggiarne il suo arrivo. Una di queste tradizioni, che in un’epoca molto antica si richiamava alla primavera e alla rinascita della natura, è Sa pipia de maju, un mazzo di fiori che su Componidori( il protagonista della Sartiglia, la giostra equestre sarda più famosa), subito dopo la vestizione, riceve e porta in mano per benedire la folla e i campi circostanti. E proprio nella Sartiglia di Oristano possiamo intravvedere tracce, arrastos, di queste antiche credenze e riti magici etno-religiosi di cui Sa pipia de maju è un esempio carico di storia e di pathos. Subito dopo la vestizione, infatti, su Componidori esce adagiandosi supino sul cavallo, come se fosse morto, per rialzarsi immediatamente dopo con chiara rappresentazione simbolica del passaggio dalla morte della precedente stagione alla vita, rappresentata dal risveglio della natura in primavera. Quanta simbologia rappresentata da questo valente cavaliere! Su Componidori passa tra la folla lungo il percorso con Sa pipia de maju traccia delle croci benedicenti perché l'annata possa essere prospera e fortunata. E la gente trae auspici favorevoli e beneugurali soprattutto dal numero di stelle infilzate, mentre considera foriera di cattivo presagio l'eventuale caduta, per qualsivoglia motivo, del cavaliere. E la corsa si conclude con sa remada quando su Componidori, di nuovo supino sulla sella, durante il percorso del rientro, ripete con Sa pipia de maju i segni di benedizione alla folla acclamante.

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