La Nuova Sardegna

Nuoro

Il successo della grande festa dei record

di Antonio Bassu
Il successo della grande festa dei record

Tutto esaurito per il corteo in costume che ha attraversato la città. Il Festival del folclore ha chiuso le celebrazioni civili

26 agosto 2014
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NUORO. È stata la rassegna dei primati, quella di quest’anno, la 114ª sagra del Redentore, appuntamento che domenica scorsa ha registrato un successo largamente superiore al previsto. Chiusa con successo con il Festival regionale del folclore, in piazza Vittorio Emanuele, ha presentato la serata Giuliano Marongiu, davanti a una marea di gente, curiosi e turisti arrivati per l’occasione: la festa grande del Redentore. Caratterizzata da una bella giornata di sole, la festa ha fatto registrare il tutto esaurito.

Una leggera brezza ha soffiato per l’intera durata della sfilata, attenuandosi solamente a fine corte, fino a rendere la giornata più fresca e accettabile. Una rassegna di centinaia di abiti della tradizione. Di colaratissimi costumi incorniciati in forti tinte gialle, marron, verdi e rosse. Come quelli di Bitti, Atzara, Cabras, Desulo, Dorgali, Fonni, Gavoi, Oliena e Orgosolo. Tutti dal fascino misterioso e suggestivo. Colororatissimi, con le donne e gli uomini che li portano con maestria. Al pari degli antichi gioielli. La compostezza ieratica delle ragazze ha indotto ripetutamente gli spettatori, schierati a destra e a sinistra del tracciato del percorso, ad applaudire a ragion veduta.

I consensi, unanimi, sono andati ai firguranti dei gruppi della Barbagia e di altre regioni dell’interno dell’isola: Oliena, Orgosolo, Gavoi, Ollolai, Desulo. Figuranti che gestivano con maestria e classe i propri costumi. Accolti sempre con ammirazione e scroscianti applausi, perché si caratterizzano per la identità linguistica e culturale.

L’appuntamento della Sagra è stato suggellato dalla sfilata delle centinaia di cavalli di razza anglo-arabo-sarda, montati da ammirevoli fantini, eleganti, leggeri, incollati alle selle e a guida corretta, slanciata e coerente.

Unanimi i consensi espressi dagli spettatori, che non hanna mancato di indirizzare loro applausi di ammirazione e di sincera accoglienza. Così per le gentili amazzoni nel costume tradizionale. In tribuna, ad applaudire i gruppi in costume, gli amministratori pubblici, con in testa il sindaco Sandro Bianchi, che sprizzava soddisfazione da tutte le parti. Orgoglioso di poter dimostrare la potenzialità organizzativa dell’ente nell’ultimo anno di gestione della cosa pubblica. Soprattutto in un momento in cui i sacrifici economici sono diventati pesanti per tutti.

Con il sindaco, anche l’assessore comunale alla Cultura (nonché vice sindaco) Leonardo Moro. La soddisfazione delle migliaia di turisti convenuti a Nuoro (ventimila le presenze stimate per la sfilata di domenica sera) per la festa tradizionale, che onora l’appuntamento con la festa della tradizione e l’appuntamento con la cultura locale, ha un significato particolare. L’augurio è che con la presenza in città in occasione della Sagra del Redentore, i turisti convenuti a Nuoro abbiano pensato di far visita ai musei cittadini, tra i quali il Man, l’Istituto Etnografico, il Tribu e la Casa Museo dedidata al Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, insieme al Museo Nazionale di piazza Asproni.

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