Musica a tutto volume al porto, protestano i turisti
SAN TEODORO. Musica a tutto volume fino a notte fonda nella zona del porto di San Teodoro. E questo nonostante ci sia una sentenza del tribunale di Nuoro che risale al 2010 e una della corte d’appello...
SAN TEODORO. Musica a tutto volume fino a notte fonda nella zona del porto di San Teodoro. E questo nonostante ci sia una sentenza del tribunale di Nuoro che risale al 2010 e una della corte d’appello di Sassari dell’anno successivo che condannano ad una ammenda di poco più di trecento euro il gestore di un noto locale del centro di San Teodoro per disturbo del riposo.
La sentenza, che si rifà ad una denuncia partita nel lontano 2007, condanna anche il gestore originario di Nuoro anche al pagamento delle spese processuali e al risarcimento danni di duemila euro per quelle persone che si sono costituite parte civile. Nel frattempo, la gestione del locale è passata ad una nuova società, ma i problemi d’insonorizzazione non sono stati risolti e in questi giorni d’agosto i vacanzieri che risiedono nella zona del porto dicono di non riuscire a chiudere occhio a causa della musica sparata ad alto volume sino a notte fonda. «Tutto avviene con il beneplacito della autorità», dice un noto avvocato della penisola che ha visto riconosciuti i propri diritti in tribunale ma che, di fatto, si trova ancora nell’impossibilità di riposare a causa della musica ad alto volume. «Il locale, malgrado la sentenza emessa dalla corte d’appello di Sassari, ha ottenuto anche quest’anno le autorizzazioni a tenere aperto sino alle tre di notte disturbando di fatto la quiete della zona perché voci e musica ci impediscono di riposare».
«Sono andato a protestare in Comune – prosegue l’uomo– ma malgrado l’esibizione delle sentenze non è stato adottato alcun provvedimento. Ho più volte chiamato le forze dell’ordine ma mi dicono che non hanno personale a sufficienza per effettuare controlli di notte. Sembra incredibile, ma viviamo in uno Stato dove non si riesce nemmeno a far rispettare le sentenze». Vacanze rovinate, quindi, per molti turisti. (s.s.)