La Nuova Sardegna

BOLOTANA. Anche l’amministrazione comunale di Bolotana ha dichiarato lo stato di calamità naturale nelle campagne del paese a causa della lunga siccità. «Il provvedimento – dice il sindaco, Francesco Manconi – si è reso necessario per venire incontro alle richieste degli operatori agricoli e degli allevatori che hanno subito grossi danni economici a causa della siccità».

La maggior parte delle aziende agro-pastorali presenti nel territorio del paese infatti ha visto compromessa l’annata agraria 2014 per la mancanza di piogge che è durata dell’inizio della primavera fino a metà novembre. Questa calamità si è aggiunta alle altre difficoltà di natura socio-economica che, da anni, mettono a dura prova la resistenza delle aziende del comparto agricolo della Sardegna. «La siccità – sottolinea il primo cittadino – si è aggiunta agli altri fenomeni che hanno provocato danni gravissimi agli allevatori quali la blue tongue e la peste suina africana. Al Comune sono arrivate numerose segnalazioni da parte degli operatori del settore e delle organizzazioni di categoria con richieste di aiuto per sollecitare gli interventi necessari da parte delle Regione al fine di alleviare le sofferenze del mondo agro pastorale». Da qui la decisione della giunta comunale di dichiarare lo stato di calamità naturale in tutto il territorio del paese. Il provvedimento sarà ora trasmesso alla Regione affinché ponga in essere attività concrete per evitare il tracollo definito delle aziende agro-pastorali che, nonostante le difficoltà, continuano a rappresentare l’anello più significativo del tessuto economico del paese.