Nuova commessa per la Saipem
La casa madre di Intermare incasserà un miliardo di dollari
ARBATAX. Una nuova commessa da un miliardo di dollari per la Saipem. Mentre si attendono novità sul futuro della società – di cui fa parte, per intero, l’Intermare fabrication yard di Arbatax – considerato che l’Eni, che ne detiene il 43 per cento, metterà in vendita, per intero la propria rilevante quota, ieri è stato reso noto che la stessa Società anonima italiana perforazioni e montaggi si è aggiudicata un contratto (di Engineering & Construction) da un miliardo di dollari nella regione del Caspio. È stato assegnato alla controllata Ersai in consorzio con Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering.
«Non facciamo spezzatino, se e quando venderemo, perchè ora c’è un mercato calante e non abbiamo alcuna fretta». È quanto ha ribadito, mercoledì 5, l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, in un’audizione alla Camera. «Abbiamo dichiarato a luglio l’intenzione di vendere perchè – ha aggiunto l’ad parlando della controllata – quando c’è un advisor la Consob vuole che si sappia». Comunque sullo spezzatino «si tratta di una clausola che ho già messo: vale a dire vendere la partecipazione e non parti di essa». Rispetto alla nuova commessa, Saipem in una nota comunica che riguarda «l'ingegneria di cantiere, la fabbricazione di attività di pre-commissioning di 55mila tonnellate di pipe-rack, ossia la parte strutturale metallica di un grande centro di produzione di petrolio e gas naturale». L’amministratore delegato di Saipem, Umberto Vergine, ha così commentato: «Questo contratto è un’ulteriore conferma del nostro successo in uno dei mercati più importanti per Saipem. Continueremo ad espandere la nostra presenza nella regione del Caspio lavorando insieme ai nostri partner locali: ciò per fornire servizi di qualità elevata ad alcuni tra i nostri più importanti clienti». (l.cu.)