La Nuova Sardegna

Nuoro

Anche l'Università di Nuoro solidale con i dipendenti di Ecotopia

Valeria Gianoglio
La sede dell'Università di Nuoro
La sede dell'Università di Nuoro

Scaduti i termini per presentare le offerte per la nuova gara d'appalto. La coop è stata esclusa perché è previsto un taglio troppo elevato della base d'asta

06 maggio 2015
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NUORO. Prima l'allarme lanciato da Legacoop, attraverso il suo presidente provinciale Totoni Sanna, poi le ripetute segnalazioni della Uil, con il segretario regionale Andrea Lai, che ha portato la vicenda alla ribalta della Regione, ora anche i docenti. Si allarga in modo deciso, insomma, il fronte della solidarietà ai 33 dipendenti di Ecotopia che dal 25 giugno saranno licenziati perché, a causa di costi che non possono sostenere, non possono partecipare alla nuova gara d'appalto per gestire i servizi universitari che prevede un taglio del 30 per cento della base d'asta rispetto a sette anni fa. Dalla fine di giugno, dunque, e a meno di un miracolo, i 33 dipendenti, e in parte soci, di Ecotopia, non avranno più un lavoro che si sono sudati con venti anni di onorato servizio all'università di Nuoro. Chi facendo il portierato, chi pulendo le aule, chi assistendo gli studenti in tantissimi aspetti della complicata vita universitaria.

Da fine giugno tutti a casa. Ieri mattina, come previsto, sono scaduti i termini per presentare le offerte per partecipare alla nuova gara d'appalto. Le buste verranno aperte il 12 maggio. «Non possiamo partecipare a questa gara perché prevede un taglio della base d'asta troppo elevato: il 30 per cento in meno - aveva spiegato nei giorni scorsi il presidente di Legacoop, Totoni Sanna - un taglio che di fatto ci nega la possibilità di partecipare alla gara, visto che Ecotopia non potrebbe mai sostenere il servizio con 700mila euro in meno». La situazione, insomma, sembra ormai compromessa in modo definitivo anche se c'è chi spera ancora nel miracolo. E c'è anche chi, come qualche docente, come Chiara Rosnati, fa arrivare la sua solidarietà più sincera ai dipendenti della cooperativa Ecotopia. E lo fa in modo pubblico, scrivendo un post su Facebook, nel gruppo "Io sto con Ecotopia".

«Non so - scrive - che valore possa avere la mia testimonianza in questa vertenza, ma la racconto perché è vissuta da dentro, perché ho visto crescere questa realtà, perché ne ho toccato con mano la professionalità e passione. Sono approdata alla sede dell'università di Nuoro nel 2000, attratta da un articolo della Nuova Sardegna che annunciava il master in valutazione di impatto ambientale. Ho seguito il master, sono cresciuta professionalmente, fino a cercare di restituire quanto ricevuto insegnando, portando la mia esperienza di professione e di ricerca, e ho avuto sempre al mio fianco Ecotopia in tutte le sue mansioni e anche di più. Non posso dimenticare la loro disponibilità ad accogliere qualsiasi richiesta di supporto, quando, in assenza di risorse, ci inventavamo il modo di far vivere ai nostri studenti esperienze nuove, con seminari itineranti per l'isola. Non posso dimenticare passione e responsabilità che per anni hanno accolto studenti e docenti. Tutto questo è un patrimonio.Non si butta esperienza e passione così».

Anche un altro docente, Sergio Vacca, utilizzando sempre un post su Facebook, ha voluto esprimere vicinanza ai dipendenti di Ecotopia. «Condivido in pieno le considerazioni di Chiara - scrive - Abbiamo fatto a Nuoro un lungo tratto di strada insieme e abbiamo avuto sempre al nostro fianco Ecotopia con il suo personale. Sempre disponibile. Credo di potermi considerare testimone del loro modo corretto e professionale di agire, per aver trascorso in perfetta solitudine - come unico docente stabilmente presente a Nuoro per un lunghissimo periodo - lunghe serate a "Sa Terra Mala". Sto perciò con Ecotopia e i suoi lavoratori, ai quali sono grato non solo come docente, ma anche come cittadino. Credo che pensare all'università a Nuoro non si possa farlo se non pensando ad Ecotopia».

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